mercoledì 30 aprile 2008

MERCATO FRANCESE del pesce

GIGANTOMAKIA: tavola di prova 1 (disegni e colori Desmov)

GIGANTOMAKIA: tavola di prova 2 (disegni Matteo Piana, colori Davide Turotti)

Parental Advisory: contiene polemica sul mondo dell’editoria a fumetti, finta auto-celebrazione e vera auto-commiserazione.

Cari 4 gatti, basta con quest’idea di super-potenza che vi siete fatti di me. È ora di abbattere quell’aura di autore bello e invincibile che mi circonda, quel senso di successo e sicumera che gronda da ogni sillaba dei miei post.

Perché, forse non lo sapevate, anche i vincenti a volte perdono.

Da qualche mese sto proponendo ad alcuni editori francesi il tamarrissimo progetto GIGANTOMAKIA: seconda guerra mondiale, tre giganti della mitologia greca risorgono in seguito a un esperimento nazista; finisce la guerra, cade il terzo reich, l'esperimento sfugge al controllo; l’unico in grado di salvare il mondo sarà un archeologo ex-nazi.

Diventa sempre difficile pubblicare in Francia, soprattutto per uno sceneggiatore, anche se non è un esordiente. Devo spesso scendere a compromessi e a volte ho la fortuna di trovare disegnatori professionali e intelligenti. Il compromesso in questione è stato: propongo due stili di disegno totalmente diversi. Leggasi: due disegnatori diversi. E che vinca il migliore.

Brutto, eh? Sì, se non avvisi le parti. Un po’ meno se lo fai.

Comunque sia, tutti d’accordo, si parte a proporre il progetto. E arrivano i soliti, inevitabili, primi NO di riscaldamento degli editori. Uno, due, tre NO…poi un editore piuttosto importante si incuriosisce. Creepterò il suo nome per evitare denunce: LaLombarda (…)

Ebbene, LaLombarda dice che la storia gli interessa e riguardo la prova1 di Desmov dichiara, testuale: “molto affascinante! ma non saprei come venderlo”. Dice comunque che vuole vedere una nuova proposta grafica.

Così, dopo un mesetto, mi ripresento con la prova2 di Piana/Turotti (già noti per la saga "L'anello dei 7 mondi", Humanoids Associès): “che talento! peccato che il disegnatore non è famoso. abbiamo bisogno di disegnatori famosi per vendere”.

Ora: alLaLombarda piace tutto ma non sa venderlo? Non è che ha sbagliato mestiere?

Ora: non poteva dirmi subito che aveva bisogno di un disegnatore famoso (in che senso, poi? sul loro sito non è che son tutti Moebius) così evitavo lo sbattimento ai miei ottimi ma "misconosciuti" amici disegnatori? Perché di tavole di prova, sia Desmov che Piana/Turotti, ne han fatte più d’una, con tanto di characters e controcazzi.

Ora: non è che è un modo strano (non gentile: strano) per dirmi che in realtà il progetto, narrativamente-graficamente-chissenefregamente, NON gli interessa e basta? E allora dillo! Qui nessuno si offende, siamo tutti adulti e vaccinati.

Al di là dei pareri soggettivi, oggettivamente io trovo valide entrambe le proposte grafiche. Per motivi molto diversi, ma proprio per questo non mi puoi liquidare allo stesso modo. “Non so come venderlo, non è famoso”? Cos’è, il mercato del pesce? Giochiamo a chi ce l’ha più lungo? Ma vince il tonno che è grosso e gustoso o il caviale che è piccolo e costoso (e fa schifo)?

La partita è ancora aperta, ci sono altri editori e altre vie per proporlo. Ma GIGANTOMAKIA finisce nel calderone dei progetti in stand-by, quel posto che io chiamo affettuosamente LIMBO, una sorta di purgatorio iperuranico in cui finiscono le idee in attesa di promozione o morte.

Perché, forse non lo sapevate, per ogni Idea che si realizza ne devono morire altre dieci.

(finale drammatico da scrittore vissuto)
Forse sono le urla di quest’ultime che mi tengono sveglio la notte…

(finale realista da scrittore e basta)
Forse dovrei proporre idee più vendibili…

lunedì 28 aprile 2008

SERIAL KILLER a Lecco


C’è uno stronzo che ammazza puttane sulla Novedratese e scarica i loro cadaveri nei boschi della mia città, dentro sacchi della spazzatura. Silvia è già la quarta vittima. La polizia brancola nel buio e quello stronzo non ha ancora un volto…

Quante volte ho letto incipit di questo tipo in romanzi, fumetti o racconti e ho cercato di carpirne lo stile per scrivere a mia volta una storia sul sempre-verde mito del serial-killer?
Perché ho usato il termine “mito”? E perché non mi sono mai stupito né vergognato di affermare cose tipo: “i serial-killer cannibali sono i miei preferiti” o “è più figo Chikatilo di Ted Bundy” o “Charles Manson è una merda, non ha ucciso nessuno direttamente”…?

L’Uomo è stupido. Finché un virus non attacca la sua famiglia, quel virus non esiste.
Esiste solo negli articoli dei giornali, in TV e negli adattamenti cine/letterar/fumettisitici. Così il suo innato istinto di spettatore si attizza e l’Uomo Stupido si incuriosisce, si affascina, inorridisce, sorride, parteggia, si annoia, cambia canale…in una parola: guarda.

Poi quando sua figlia viene contagiata dal virus e il suo corpo si ricopre di pustole rosse e comincia a vomitare giallo per tutta la casa, allora l’Uomo Stupido non sta più a guardare e comincia a cagarsi sotto. “Benvenuto nella realtà, stupido Uomo Stupido!”

Mio nonno aveva una casetta in quel di Perledo, un paesino sopra Lecco a metà strada tra il porto lacustre di Varenna e le vette del Grignone. Ci ho passato infanzia/adolescenza/giovinezza, vent’anni di natali davanti al camino e estati in bicicletta su quei tornanti e in quei boschi. In uno di quei boschi una settimana fa è stato trovato un sacco di cellophane con dentro il cadavere di Silvia Demciuc detta Natasha, moldava, 25 anni.

La mia passione per le salite in bicicletta è nata proprio a Perledo. Sono un ciclista dilettante con qualche garetta alle spalle e tuttora mi alleno settimanalmente per evitare le piaghe da decubito tipiche del mio lavoro davanti al pc. Morterone si trova a 1.070 metri s.l.m., è il comune più piccolo d’Italia con la sua 30ina di abitanti, e ci si arriva dopo una splendida salita panoramica di 15 km da Lecco. Quella è una delle mie mete preferite. Tra quei tornanti lo scorso agosto ’07 Ionela Dragan e Luminita Dan, romene, 20 e 17 anni, sono state trovate in stato di decomposizione dentro sacchi della spazzatura.

Un’altra mia vetta prediletta è il leggendario Ghisallo, ex-tappa del Giro d’Italia, ora tappa del Giro di Lombardia, per raggiungere il quale ci sono due vie: quella breve ma dura da Bellagio con strappi al 15% e quella più lunga e più dolce da Onno che attraversa tutta la Valbrona. Dove, all’inizio del 2004, fu trovato il cadavere di una prostituta, sempre dell’est, sempre giovane, sempre carina, sempre nel cellophane. Quello che oggi viene chiamato il “cadavere n°1”, se si esclude un caso simile in Svizzera, troppo fuori zona per rientrare in un conteggio realistico di vittime della stessa mano.

Quindi, il prossimo cadavere lo scoprirò io durante una pedalata del sabato mattina? E agli altri ci ero passato vicino?
Ma perché rileggendo queste righe non riesco totalmente a distaccarmi dalla prosa e indignarmi, e una parte di me si sente come il protagonista di “Stand By Me” che vuole vedere/non vedere il Corpo di kingiana memoria? Perché, rileggendomi, penso più ad Hannibal, a Henry e al John Doe di Seven invece di riflettere su quanto fa schifo l’Uomo? Devo staccarmi dal pc per farlo. Perché?

Perché anch’io sono un Uomo Stupido.

Mi incazzo leggendo quegli articoli di nera, poi però scrivo questo pezzo e vedo la mia foto sul giornale in sella alla mia Viner dopo la segnalazione alla questura di Lecco del 5° cadavere di prostituta...

Tutte e quattro quelle povere donne battevano la Novedratese, una provinciale tra Milano e Lecco famosa per il suo giro di prostituzione multirazziale a cielo aperto, una strada che collega Arosio a Lentate sul Seveso dove abitano i miei cugini acquisiti (di mia moglie) e che quindi battiamo spesso anche noi… Quante volte vedendo quei volti truccati (come quelli di ogni prostituta che vedo per strada) mi sono detto “che lavoro di merda fanno, può tirarti su chiunque, sei esposta alle peggiori bestie, fanculo perché non aprono le case di tolleranza così son più protette loro e anche i clienti?”

Quanti parenti di Parlamentari Stupidi dovrebbero crepare di aids per fare approvare una legge che regolamenti la prostituzione? Finché il virus non tocca la famiglia…

E sì, la polizia brancola nel buio: un pappone non ammazza una sua puttana perché gli serve, piuttosto la punisce, ma soprattutto non si prende la briga di insaccare e trasportare così lontano un cadavere (la Novedratese dista dai luoghi dei cadaveri dai 40 ai 70 km circa); la malavita di solito usa i cadaveri delle proprie vittime come messaggio, non li nasconde; l’ipotesi più attendibile resta quindi quella del serial-killer alla jacklosquartatore con predilezione per le bianche.

L’ipotesi più affascinante.

Uomini Stupidi…


All’inizio volevo mettere questa foto:



E alla fine l’ho messa comunque. Questo è il problema.

venerdì 25 aprile 2008

ROLLING STONES vs. MARTIN SCORSESE


- Cosa provi quando sali sul palco davanti a 100.000 persone?
- Mi sveglio.
Keith Richards

E con questo avrei anche concluso la mini-recensione dell'ultimo lavoro di Scorsese, il documentario sugli Stones "Shine a Light" che in realtà è un intero concerto del 2006 tenutosi al Beacon Theatre di N.Y. ripreso da una decina di camere e inframmezzato da qualche (ottimo) spezzone di repertorio del passato.

Perchè la vita è piatta e sonnolenta, non possiamo mai avere Soddisfazione. L'unico momento in cui ci sentiamo vivi è quando stiamo su un palco...............fantastico.

Tra Beatles e Rolling Stones preferisco i primi per un tot di motivi, ma certi pezzi dei secondi mi si sono stampati nell'anima come pochi...Time is on my side, Play with fire, As tears go by, Brown sugar, Sympathy for the devil, Jumpin' Jack Flash, Heart of stone e soprattutto Paint it black, un pezzo immortale, una delle migliori rock-song della storia della musica.

Musicalmente gli Stones non è che sono invecchiati...non sono mai stati Musicisti con la M maiuscola. Ma il groove, il tiro, l'energia che sprigionavano sul palco 40 anni fa da sbarbatelli è la STESSA IDENTICA di adesso che hanno superato i 60 (e sono ancora sbarbatissimi, tra l'altro...sono forse l'unica rock band che non ha mai cambiato look, e sono anche la più longeva in assoluto).

Patto col Diavolo? a sentire la sinergia tra Ronnie e Keith che, come dice testualmente Keith, "da soli siamo decisamente scarsi ma insieme valiamo più di dieci", il dubbio viene...
Davvero incredibili...Mick Jagger poi salta e si agita come un ragazzino dalle mille rughe, una cosa in bilico tra il grottesco e l'affascinante.

Scorsese, che ha un talento cinematografico monumentale, è riuscito a catturare in quelle due ore di live il senso vero e unico degli Stones, ciò che da sempre incarnano e li distingue: l'animalità da palco, il gusto puro e fine a se stesso di suonare ed esibirsi, il sudore, la fatica, l'adrenalina...e soprattutto l'"umile consapevolezza" di essere delle icone immortali e irraggiungibili. Icone colossali che trovano la loro giusta dimensione al cinema: veri giganti dello schermo, questo ha capito e colto alla grande Scorsese.

live a parte, che è il cuore pulsante dell'opera, sono memorabili l'incipit coi litigi tra Scorsese e Jagger (due EGO a confronto, ma comunque aveva ragione Martin) e l'epilogo stra-lunato.

insomma: bello!

martedì 22 aprile 2008

LE MISSIONNAIRE canonizzazione n°2

Alfio è uno degli ultimi disegnatori ad utilizzare ancora il Metodo Stanislavskij dei fumettisti: totale immedesimazione nel personaggio e documentazione maniacale su tempo e luogo della storia.

Valanghe di foto, pellegrinaggi in loco, libroni costosissimi sul folklore locale, ecc... e sì, spesso e volentieri, arriva a vestirsi come i personaggi che disegna.

Un pazzo? No, un vero professionista.

Ecco alcuni studi e bozze preparatorie per "LE MISSIONNAIRE":

la stanza/studio di Jonah, indagatore di miracoli appassionato di fotografia

la libreria di Jonah, con souvenirs dall'Etiopia fascista dove fu missionario



la piazza principale di Orta S.Giulio, splendido paesino del Novarese cui ci siamo ispirati


Alla prossima canonizzazione...

lunedì 21 aprile 2008

DIALOGHI STANDARD COMPETITION: "tu che lavoro fai?"

- che lavoro fai?
- il fabbro.
- ah, allora li sai pestare bene quei fottuti ferri!
- esatto.

REGOLE:
- botta&risposta di minimo TRE frasi e massimo SEI
- vale qualunque tipo di lavoro
- non vale inventare
- valgono quelle già scritte nel post precedente

Le migliori verranno inserite qui sotto con firma-link al proprio blog/sito/myspace. Anonimato solo su richiesta.
Al 50esimo una copia di COMEunCANE in omaggio direttamente a casa con dedica mia e schizzo di Ponticelli.
Per chi ce l'ha già: dedica+schizzo e basta.
Per chi non lo vuole: eviti di essere il 50esimo.

(sì, sto beceramente copiando le varie gare che impazzano ultimamente sui blog)
(no, non durerà un giorno)


VAI:

(sceneggiatore di fumetti)
- Scusa, ma nel tuo lavoro ti pagano una volta al mese?
- Beh, più o meno... mi pagano a tavola...
- Ah... [con lo sguardo fisso al chilometro] e quanto ti danno a tavola?
- Dipende. La Bonelli paga tot...
- Figata! Allora ti basta consegnare un centinaio di tavole al mese e sei a posto!
Dave R.

(disegnatore di fumetti)
- Ma tu che lavoro fai?
- Disegno fumetti.
- Ah, che bello, anche mio nipote!...Ma di lavoro, dico?
Werner

(sceneggiatore di fumetti)
- Ahhh, ecco... quindi scrivi i fumetti...
- Esatto.
- Uhm... e dopo me lo faresti un disegnino per mio figlio? No, perché gli ho detto che tu li disegni... sennò ci rimane male...
- ...
- Ah, vabbè, se è un problema lascia stare, eh! (scocciato)
Fabrizio

(disegnatore/colorista di fumetti)
- tu che lavoro fai paolo?
- banchiere
- e tu emanuele?
- beh, sapete, io disegno fumetti!
- woah! che bello, che figata!!! e tu michele?
- io sono un pilota di caccia.
Tenderini

(disegnatore/colorista/grafico)
mentre cazzeggi sul blocchetto durante una riunione noiosa:
- Chi è? Sono io?
- No, veramente stavo cazzeggiando.
- Secondo me è Sara.
- Come vuoi, ma Sara ha i capelli lunghi (mentre le fai i capelli corti per evitare che somigli troppo a Sara).
- (misto di delusione e fastidio)...Me lo fai il ritratto?
in genere alzo gli occhi al cielo e rispondo:
- Prova un po' a metterti in posa adesso?
Andrea Pic

(autore di fumetti)
:)
Ausonia

(sceneggiatore di fumetti)
- Cosa stai scrivendo adesso?
- Niente.
- Ah, allora avrai un blog bellissimo!
Alex

(autore di fumetti)
- Che lavoro fai?
- FATTIICAZZITUOI!
- Ok...scusa...
Difforme

(sceneggiatore di fumetti)
- che lavoro fai?
- scrivo.
- fa-vo-lo-so! chissà quanta fantasia che ccc'hai!
- scrivo le tabelle per gli oculisti, stronza!
Diego

(sceneggiatore di fumetti/cartoons)
- Che lavoro fa suo figlio?
- Mio figlio, adesso, fa le scenografie per i fumetti!
- Ah.
Demetrio

(autore di fumetti)
vecchietto su un tram a bologna:
- ma lei che lavoro fa?
- disegno fumetti.
- uhm...io alla sua età lavoravo la terra.
Mastro Pagliaro

(ingegnere della saldatura)
- E tu che lavoro fai?
- Ingegnere della saldatura.
- ...
- La società per cui lavoro costrisce metanodotti, sai per il metano, il petrolio ...
- Ah, quindi hai lo sconto sulla benzina!
- ... 'azzo c'azzecca?
Michele

(sceneggiatore di fumetti)
- Che lavoro fa?
- Scrivo fumetti.
- E per guadagnare?
- Ho un banco a Porta Portese di sole scarpe sinistre!
- Ma dai!
Lorenzo Bartoli su segnalazione di Riccardo Torti

(apicoltore)
- Che lavoro fai?
- Vendo miele.
- Sarai dolcissimo.
- Bravo, bella, originale, complimenti. Coglione!
Andrea Pic

(studente)
- Che lavoro fai?
- Eh, veramente studio. Sto finendo l'università.
- Ah. Io alla tua età senza lavoro mi sarei già sparato.
Alfredo

(disegnatore di fumetti)
-Secondo te che lavoro faccio?
-L'equilibrista.
-Perchè?
-Perchè me stai sul cazzo!
Keison

(disegnatore/ un po' di tutto/colorista di fumetti)
1:
- che lavoro fai?
- disegno strip per passione.
- bello disegnare le donne nude vero? usi le modelle vere?
2:
- faccio anche il colorista!
- vuoi dire che metti i colori negli spazi come fanno i bambini?
- bhè...più o meno sì....
Ivan

venerdì 18 aprile 2008

L'UOMO INVISIBILE è uno sceneggiatore di fumetti



- che lavoro fai?
- sceneggio fumetti.
- ah, allora disegni bene!


E' da più di 10 anni che questo dialogo standard mi perseguita.


Fossi famoso, non avrei bisogno di presentazioni perchè tutti saprebbero a priori chi sono e cosa faccio.

Fossi scrittore di narrativa, tutti capirebbero che scrivo e basta perchè in un romanzo ci stanno le parole e basta.

Fossi romanziere prestato al fumetto, tutti mi immaginerebbero a scrivere e basta i fumetti con qualcun altro che li disegna, perchè, si sa, i romanzieri scrivono e basta, non disegnano.

Fossi davvero scenografo, molti non sbaglierebbero la mia definizione professionale riportandola agli amici.

Fossi paziente, spiegherei più chiaramente, senza entrare troppo nei dettagli, in cosa consiste il mio lavoro.

Fossi menefreghista, alla domanda "che lavoro fai?" risponderei un generico "mi occupo di editoria" che suona mistico e, chissà perché, concreto al tempo stesso (e a volte l'ho pure fatto).

Fossi burlone, risponderei "commesso di Decathlon" (e a volte l'ho pure fatto).

Fossi stronzo, risponderei "e tu, stronzo?"

Fossi dottore, al massimo mi chiederebbero: ho male al fegato, è grave?

Fossi figo, frequenterei la gente giusta.


ORA: anch'io quando uno mi dice che è Perito Elettrochimico non è che mi figuro esattamente nella testa dove e cosa cazzo fa per vivere costui, ma almeno non azzardo ipotesi né faccio domande stupide.

"ah, allora chissà come monti bene le lampadine!" no, non lo dico.

perchè? perchè io RISPETTO il lavoro altrui.

quando si parla di fumetti invece il rispetto se ne va tranquillamente a fare in culo, perchè tanto mica sarà un lavoro quello lì. quindi largo a superficialità, comicità e, dentro di sé, compatimento.

"fumetto? ah, i disegnini!" o, i più tecnici, "ah, le striscie!"
"da piccolo li LEGGEVO (e allora qualcuno li SCRIVEVA, scemo!) poi ho smesso, ora guardo un sacco di TV, bevo birra e voto lega" (e con questo anch'io ho detto la mia sulle recenti elezioni).

la sceneggiatura non è un prodotto finito. è un mezzo tecnico mediante il quale si realizza e si raggiunge il risultato finale: il fumetto.

è un lavoro invisibile il mio. ecco spiegato perché io sono l'Uomo Invisibile.

un pò come l'architetto che progetta la casa, mica la costruisce. quello è più facile da capire però, è più facile immaginare l'omino chino sul tecnigrafo a disegnar edifici, ed è anche un lavoro più antico e noto a tutti. tutti, più o meno, abbiamo una casa.
nessuno invece legge fumetti.

allora perchè tutti sanno che gli sceneggiatori di fiction o cinema scrivono e NON dirigono o montano o fanno il doppiaggio delle serie o dei film? forse perchè esiste l'oscar alla sceneggiatura?
"scrivi fumetti...ho capito! scrivi le parole nelle nuvolette!"
"scrivi fumetti...ah, quindi i fumetti muti non hanno una sceneggiatura"
"scrivi fumetti...ma nasce prima la sceneggiatura o il disegno?"
"scrivi fumetti...quanti ne scrivi al mese?"
"scrivi fumetti...scusa, devo andare"

eccetera, eccetera.

ironia e sarcasmo ci salvano da queste situazioni, e infatti io sto scrivendo questo post.
ironia e sarcasmo ci aiutano a sopportare il lavoro più bello ma più frustrante del mondo.

ma non confondete ironia e sarcasmo con superficialità: noi fumettisti siamo dei gran burloni e toglieteci tutto tranne il gusto di una grassa risata gratuita e dissacratoria...ma per scrivere e disegnare un fumetto professionale abbiamo studiato e lavorato sodo tanto quanto un avvocato, un medico, un astronauta.

detto questo, me ne torno a setacciare cum shot compilation su you porn.

JACOB in the WATER


ecco dove finiscono i miei fumetti: nel cesso!

questa è la prima tavola di Jacob ep.02 apparso su XL di Repubblica di novembre in occasione di halloween. me la sono trovata incollata al muro della toilette del Ritmia, locale live di Cremona dove si esibisce spesso la mia muliera Sarah.


per carità, è un onore. i fumetti si leggono al cesso, si sa.
ma è sopratuttto una scusa per mandarvi sul myspace della band della muliera. le foto più belle sono made in Alfio.

alla prossima cagata!

giovedì 17 aprile 2008

NERO in GIALLO

NERO 1


NERO 2


NERO 3 (agosto 2008)


mercoledì 16: FESTIVAL DEL GIALLO (BRESCIA)


(taglio giornalistico) Anche quest'anno Brescia ha ospitato la lunga kermesse dedicata alla letteratura poliziesca, che si è svolta da venerdì 11 a giovedì 17 aprile, con un occhio di riguardo al made in italy e un dignitoso spazio dedicato al fumetto. L'istituto Camillo Golgi ha ospitato le splendide tavole di Gigi Simeoni e Andrea Mutti + Angelo Bussacchini e ieri, mercoledì 16, sul palco dell'Auditorium dell'ex-Camera di Commercio si sono succeduti esponenti di spicco del settore: Vittorio Bustaffa, Francesco Frosi, Gigi Simeoni e Andrea Mutti. I ragazzi della 5c del Golgi hanno altresì realizzato un intrigante video di presentazione del detective bresciano Giuliano Nero, con la supervisione di Mutti e il patrocinio di Crippa.


Andrea Red Caterpillar Borsalino Mutti si esibisce sul palco nel famoso numero "disegno e proietto", seguito a ruota dal numero "donna nuda segata in due".


scontro di titani: Gigi Simeoni ("gli Occhi e il Buio") e Andrea superborsalino Mutti ("Nero" e un sacco d'altro) duellano con "inserire nome famoso di rai3 qui" nelle vesti di arbitro imparziale.


si discute e si riflette, ma c'è anche tempo per un pò di sana satira politica.


dagli abissi freddi e oscuri dei popolari in platea, Alex e Angelo seguono attentamente il dibattito, lontani dai riflettori ed estromessi dalle majors, ma con tanta, tanta passione nel cuore.

martedì 15 aprile 2008

BRESCIA arrivo...


MERCOLEDì 16 APRILE
BRESCIA

sì, anch'io sono un pò esausto di tutti questi spostamenti che mi fanno sembrare un autore affermato, ma anche stavolta è per una giusta causa: portare più NERO nel festival del GIALLO di Brescia (..........)


in pratica: domani pomeriggio dalle 15:30 circa all'Auditorium della Camera di Commercio di Brescia, via Luigi Einaudi 23, Andrea Caterpillar Mutti parlerà di sè e della nostra creatura (mia, sua e del pittore colorista ciclista Angelo Bussacchini, il terzo beatles) ossia il detective privato Giuliano NERO, bresciano d'acciaio fedele al metodo "conosci la tua preda per catturarla".
creatura per ora uscita in due tomi in Italia per l'immancabile edizioni BD, il terzo in arrivo quest'estate (la classica lettura da ombrellone, 8 kg di cartonato lucido sugli addominali unti di crema anti-uv).

sul palco con Mutti anche Gigi Simeoni, autore completo dell'ottimo romanzo-grafico-bonelli "gli Occhi e il Buio" (davvero una bella sorpresa per me) e prima di loro l'eccellente V for Vittorio Bustaffa, pittore/mecenate, insieme a Francesco Frosi, comics designer & atomic illustrator, parleranno del noir italiano a fumetti degli anni '70-'80.

seguiranno foto, tavole, commenti e resoconto "scherzi da palco" di me e Angelo che, costretti dalle solite ciniche majors a restare ingiustamente in platea, opteremo per una massiccia azione di disturbo contro Caterpillar "animale da palcoscenico" Mutti.

lunedì 14 aprile 2008

GENOVA per noi...

non ho parole per esprimere l'entusiasmo subito in questi fumasci-day, la preparazione atletica e professionale di Andrea "routard" Piccardo, l'accoglienza della Pic-Family tutta, il folklore e l'atmosfera magica di una Genova che non conoscevo, un labirinto di vicoli e vicoletti che serpeggiano nel più pazzesco centro storico mai visto...

...per questo opterò per una lista di parole chiave:

carrugi, galeone, idromele, Caffé da la Madelaine, anti-scultura, B&B, pesce-luna, belìn, TeleNord intervista on the road, pesto con noci, ascensore da 70 cents, Bee-Movie è una farsa, maratona, Valerio Castello, boccadirosa, ex-residenza estiva dei Savoia (piccola ma accogliente), ratto morto, Comics Corner, il cane Adelmo, la cubotta e il fantasma di donna nella stanza degli ospiti n°1.

...e per una parata di immagini più che esaustive:



l'arrivo: io e Alberto spaesati, Andrea Pic già attivissimo per non farci mancare nulla, orientamento compreso (è quello bianco col cell).


troppe turné o troppo sesso.


la mia stanza (stanza degli ospiti n°2, di fianco alla n°1 col fantasma, non rilevato).


veduta panoramica alla "Giorni e Nuvole".


Alberto disegna, io controllo (non ho niente da fare, in sostanza).





e questo è un pò il sunto di tutto.

GRAZIE GENOVA! Grazie Pic, Grazie Madelaine, Grazie Comics Corner.

e grazie Giustina per le foto!

A presto...

giovedì 10 aprile 2008

GENOVA arriviamo


…per Genova…nuotiamo…
…sul dorso del pesce luna…come novelli pinocchi…cavalchiamo…
…per Genova…arriviamo…


sponsored by: fumasci , mente locale and TeleNord (seguirà video-intervista...)

mercoledì 9 aprile 2008

LE MISSIONNAIRE canonizzazione n°1

appena uscito in Francia il tomo 2 de "LE MISSIONNAIRE: In Nomine Patris", Bamboo Editions.
disegnato&colorato dal 100animale Alfio Buscaglia , il mio amico-disegnatore più vecchio (come collaboratore, come fisico invece è un giovincello che sa ancora il fatto suo).
ex-prete che fa l'indagatore di miracoli nell'Italia fascista degli anni '30.
more infos, dettagli e immagini alla prossima canonizzazione.
Amen.

martedì 8 aprile 2008

TREVISO vs. COMEunCANE

k.o. tecnico per noi, direi, perché TV ci ha dolcemente travolto con le sue mille luci della ribalta, il suo duomo, il suo naviglio, i suoi frizz (o spruzz...bho, ne ho bevuti troppi per ricordare il nome esatto), le sue pepite di pollo delle 2 a.m., il suo vento sferzante, il suo calore rassicurante, i suoi fumettisti storici, i suoi fumettisti attuali, gli intenditori, gli addetti ai lavori, i solo-curiosi, il vero esperto di vale-tudo (89kg di potenza pura) e insomma un pò tutti quelli che c'erano.
GRAZIE di tutto, Spazio Paraggi e Fumetti in TV.
Il vostro sbattimento dà un senso al nostro sbattimento.

e ora vai con le immagini:


io che firmo orgogliosamente il 17esimo libro venduto. lo sprizz/spruzz è quel liquido arancione nel mio bicchiere.

grezzo che mostra con arroganza la sua 8ava dedica. lo sprizz è quello che ha già bevuto.


grezzo disegna, maxi schermo mostra (alle sue spalle).

io spiego qualcosa nella giusta posa dell'autore-che-incontra-i-fans, grezzo non stacca il polso dal foglio.


e chiudiamo con questa immagine che riassume simbolicamente il nostro piccolo mondo: prima c'è l'opera, poi gli autori. davanti, i lettori. dietro, il maxischermo. e, sotto, il pavimento.

lunedì 7 aprile 2008

TREVISO arriviamo


...carichi di adrenalina e testosterone...per Treviso...marciamo...

sabato 5 aprile 2008

COMEunCANE propagandissima n°3


basta file in libreria, basta ticket, basta tasse!
finalmente potete acquistare "COMEunCANE" on line cliccando direttamente nella colonna qui a destra! (in alto, sotto la mia foto, sotto la cover, non è difficile)
risparmi sul prezzo di copertina (non è vero, vai + o - in pareggio con le spese di spedizione), non devi nemmeno spostarti dal pc, vecchio pigrone del cazzo, e soprattutto non devi richiederlo all'uomo ciccione dei fumetti quando è esaurito, che poi ti tratta male.
compratelo o mia moglie mi uccide!

venerdì 4 aprile 2008

COME vs. COSA round 1

COME

"GIANT MONSTER" storia: Steve Niles, disegni: Nat Jones

Gran bel colosso e gran bel robottone nazista, ottima gestione della "magnitudo" che gronda superba in ogni tavola e vignetta, sia dal punto di vista grafico che narrativo. stile azzeccato insomma, ma trama miserrima e fine a se stessa.


COSA

"UNA STORIA VIOLENTA" storia: John Wagner, disegni: Vince Loche

Storia pazzesca, inquietante e orribile nel suo crudo e "assurdo" realismo, un finale che è una mazzata diretta nello stomaco. peccato sia illustrata in maniera un pò penosa e pure sceneggiata senza particolari guizzi di genio.

COME + COSA

"FELL" storia: Warren Ellis, disegni: Ted Templesmith

Un capolavoro della narrazione per immagini, una sceneggiatura che entra direttamente nel vivo senza troppe presentazioni lasciando parlare i fatti, senza mollarti mai fino all'ultima vignetta. non un'inquadratura, un baloon, una frase di troppo. niente fronzoli né perdite di tempo, tutta sostanza. se aggiungiamo che Templesmith è un figo e che i casi del detective Fell sono uno più grottesco e malsano dell'altro...bè, Come+Cosa=Perfetto.

mercoledì 2 aprile 2008

COMEunCANE propaganda n°2


continua (o inizia? bho, mi confondo sempre) la turné "adotta un Cane, adotta un amico".
lunedì 7 io, all'ombra del possente e super-dotato Alberto Ponticelli, intratterò/emo chiunque si trovi allo spazio Paraggi di Treviso alle 21:00.
seguite il suono dei cazzotti e non vi perderete.
N.B.: Alberto elargirà gratuitamente scarabocchi e calci sui denti, e l'organizzazione offrirà un ricchissimo buffé (tranquillo Andrea, è una cosa dello show businness).
sono ammessi i cani. niente colpi sotto la cintura, invece.

BOLOGNA la n°4

4- autogrill di Borgo Panigale, alle porte di BO:

BOLOGNA la grassa

Tre cose mi hanno colpito della Fiera di Bologna:


1- la sagoma di questo robottone di cui non so assolutamente nulla.


2- l'abbondanza di editori da tutto il mondo più o meno disponibili a valutare e/o accettare i lavori di esordienti/talenti/professionisti in un clima insospettabilmente disteso e sereno. forse perchè lì nessuno ci va per vendere le proprie cose (in teoria, poi sottobanco chissà) ma per promuoverle e ottenere contratt...ops, join venture. che serva o no, vi si respira un'aria di rara professionalità. guardate quanto è professionale il tizio giaccacravatta con gli occhiali in PP.


3- ultimo ma non ultimo, il made in italy che trionfa sempre.


E' stata la mia seconda volta, complice un pass gratuito e un infiltrato autoctono (nonché ottimo traduttore inglese) che mi ha fiancheggiato dall'inizio alla fine. nell'ordine: grazie Beppe, grazie Max.
La mia prima volta fu qualche anno fa partecipando a un concorso di fiabe indetto da Lo Specchio (la mia cinica e nera fiabozza la pubblicarono ma non vinse per colpa delle solite majors che mi ostacolano sempre...maledette majors!!!)
insomma, se devi pagare il biglietto ti costa 22 euro.
Vivamente consigliata a tutti i grafici e disegnatori: è la vostra fiera. avete la fortuna che il disegno è immediatamente valutabile, non occorre perderci tempo a leggere come per i soggetti/racconti/sceneggiature, quindi è decisamente più semplice ottenere risposte dagli editori. in più non vi serve nemmeno sapere inglese o francese o coreano. prendete il vostro book e mettetelo sotto il naso dell'"omino che valuta": se gli piace quello che vede muoverà la testa dall'alto al basso, altrimenti la scuoterà da dx a sx e ritorno.

personalmente ho avuto qualche contatto che spero frutti nel futuro anche immediato e, sorpresa, al mega stand dei francesi (miei padroni e dominatori assoluti) ho ritrovato Tomas Ragon, ex-editor Delcourt, ora Dargaud, che nel 2002 acquistò 100ANIME. una bella rimpatriata/chiacchierata (lui, io andavo di cliché francesi, dalle baguette al tour de france) e un'occasione per sottoporgli un progetto che avevo. mi ha fatto capire che non lo accetterà per un sacco di motivi tutti validissimi, ma mi tengo in allenamento.
una nota buffa: il mio Detective Primo è rimasto imballato a Milano invece di sfoggiare la propria arroganza sul bancone della EssEffe...ah, ah...un giallo didattico per ragazzi, perfetto per la fiera di BO...ah, ah...vi amo, dio quanto vi amo!