Ieri mercoledì 13 aprile 2011 è uscito in tutte le edicole d'Italia il primo numero di
Shinigami.
Lo compro e torno indietro nel tempo di 20 anni.
Nel 1991 chiudevano
"Splatter" e
"Mostri" della Acme, riviste ormai di culto che tutti gli appassionati di horror a 360° gradi ricordano ancora oggi con nostalgico affetto. Riviste a fumetti nate sulla scia del mostruoso successo delle prime annate di Dyd ma che, a differenza degli albi dell'indagatore dell'incubo, presentavano storie brevi e shockanti nella loro morbosità e sfrontatezza. Si puntava tutto sull'idea più rapida e grottesca possibile, sulla varietà di stili dei disegnatori, sul miscuglio di tematiche orrorifiche sviscerate non solo nelle storie a fumetti ma anche in rubriche e articoli che trattavano l'argomento senza limiti geografici o temporali.
Ora gli anni '90 sono (ri)tornati come uno zombie cadente e tumefatto, incerto nel passo ma sicuro nella direzione. E cioè dritto verso le tue carni.
Shinigami è IL contenitore horror che da troppo tempo mancava in edicola. Una rivista che ripropone la stessa grandiosa formula di 20 anni fa: fumetti brevi e autoconclusivi, impressionante blob di stili (dal realistico all'umoristico passando per il grottesco...dal colore al B/N alle mezzetinte alla matita pura...), tante idee, articoli, racconti (personalmente segnalo quello di Alda Teodorani in questo primo numero, mentre aspetto con ansia quello di Nerozzi del prossimo mese). Ah, e c'è anche un poster all'interno.
Dietro tutto ciò non poteva che esserci lo scrittore e sceneggiatore
Paolo di Orazio.
Un nome che, per gli ultratrentenni come me che negli anni '80 preferivano Iron Maiden e Metallica a Vasco e Duran Duran, significa
horror made in Italy.
Anni prima dei
cannibali, ossia quel mucchio selvaggio di scrittori italiani dalle tinte forti che nel '96 Daniele Brolli lanciò nell'antologia di racconti "Gioventù Cannibale" per Einaudi (tra i quali comparivano Ammaniti, Aldo Nove e Pinketts, per intenderci)
PdO aveva già scritto "Primi Delitti", "Madre Mostro", e una valanga di sceneggiature per i fumetti dei già citati Splatter e Mostri dando loro, di fatto, quell'imprinting unico e letale che li avrebbe caratterizzati per sempre.
Insomma, molto tra le righe vi sto dicendo che se avete la mia età e il vostro film preferito degli ultimi anni è "Martyrs" siete obbligati a comprare questa rivista.