martedì 25 gennaio 2011

Sì, Sì, ANGOULEME, VADO AD ANGOULEME

Parto domani mattina, per la prima volta in aereo (per il festival, non prima volta in aereo in assoluto) fino a Bordeaux, poi treno fino ad Angouleme. Rientro domenica sera. 'na mazzata quest'anno.
Adoro il festival più importante d'Europa: non c'è un mezzo diretto per raggiungerlo e si svolge nel periodo più freddo e nevoso dell'anno. aaaaah che pacchia.
Meno male che durante il viaggio sarò in dolcissima compagnia del Tenderini e Buscaglia nazionali. Il trio di 100anime si ricompone in volo, dunque. Sarà di buon auspicio? Lo scoprirete nella prossima puntata.

Questa sopra è una tavola del nuovo progetto che io ed Emanuele Tenderini (disegni e colori) presenteremo a vari editori. Se prossimamente sentirete parlare de "Il Sangue di Urano" vorrà dire che l'abbiamo piazzato.

E questa sopra è la cover di DEI 2, attualmente in lavorazione.
Ma...ma come?! non sono Mars, Venus e Bacchus! chi sono quei tre?!
Calma, calma, è una lunga storia che leggerete solo nel 2012 (altro buon auspicio?)
Ad amici e colleghi che incontreremo al festival segnalo la nostra sessione di dediche di DEI 1 che avrà luogo giovedì dalle 16 alle 18 allo stand Ankama, naturalmente.
Come dite? Arrivate ad Angouleme venerdì? Peccato!
PS: lo so che Emanuele ha già pubblicato tutta 'sta roba su facebuk. E' che mi piace essere sempre un passo indietro rispetto a tutti.

lunedì 17 gennaio 2011

RECENSTORMING

Tra le sue numerose qualità Davide Caci vanta anche il primato di aver scritto la prima recensione di DEI per un magazine italiano, il Mega di questo mese (è questa qui sopra. non potevamo essere in miglior compagnia). Doppio primato, se considerate che DEI non è ancora uscito in Italia. Triplo primato, se considerate anche la recensione on line su afNews.
L'idea è quella di creare l'attesa più spasmodica, e probabilmente insopportabile, della storia del fumetto per l'uscita di un fumetto. Sulla falsariga del Sabato del villaggio leopardiano ma con un party, il nostro, talmente esplosivo che non deluderà nessuno (non si è capito un cazzo, ok, non sono Crepascolo).

Il party in Francia, invece, è iniziato da tempo, il 10 novembre scorso per l'esattezza.
Queste le recensioni finora accumulate, ovviamente in francese ma non importa, è solo una volgare dimostrazione di potere:









...e poi ci sono anche queste:








Inutile ricordarvi che ai disegni e colori c'è il Tenderini nazionale, ma lo sapevate che il Nostro ha appena realizzato una cosa che sconvolgerà il futuro dell'intrattenimento? Andate sul suo blog e meravigliatevi, o uomini di poca fede.

martedì 11 gennaio 2011

IL MORO

Ieri mi trovavo per caso a Milano, per caso mi fermo in un'edicola, per caso acquisto "Il Giorno" e cosa vi trovo? La mia faccia. E un servizione di due pagine due (impossibile da scansionare, quindi ho messo il trafiletto con la mia foto, ma solo per puro egocentrismo) dedicato a "Ludovico il Moro - Signore di Milano" fumetto storico di 112 tavole sulla vita di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, partendo dai Visconti fino alla sua morte, sceneggiato da me e superbamente disegnato da Andrea Bodini, Paolo Bertolotti e Roberto Ali. Tutti talenti sfornati dalla Scuola del Fumetto di Milano, che ha curato l'edizione.

Il Comune di Milano, nella fattispecie l'assessorato al turismo, ha finanziato il tutto in un'ottica di promozione territoriale e riscoperta delle radici meneghine. In altre parole: avviciniamo i giovani alla storia della loro città con un mezzo alternativo come il fumetto. Scelta azzeccata, e lo dico non solo perché ci ho lavorato ma perché io per primo ho scoperto aspetti e retroscena della città a cui sono più affezionato che non mi aspettavo.

Tipo: lo sapevate che esiste un tunnel sotterraneo che collega il Castello Sforzesco alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, fatto costruire appositamente da Ludovico il Moro alla fine del '400 da utilizzarsi in caso di fuga?

Oppure: lo sapevate che il Moro commissionò a Leonardo da Vinci non solo la celebratissima Ultima Cena, la progettazione dei Navigli e spettacolari marchingegni da party come il cavallo meccanico sonoro o la riproduzione semovente della volta celeste, ma anche una gigantesca statua equestre da Guinness, alta 6 metri e perfettamente stabile, che riproduceva suo padre Francesco Sforza in groppa a un cavallo rampante, statua che Leonardo realizzò in terracotta in attesa del bronzo per la versione definitiva, bronzo che non arrivò mai perchè utilizzato per fondere corazze e armi per fronteggiare l'immininente invasione dei francesi, francesi che distrussero la statua in terracotta quando conquistarono Milano. Un gesto talmente metaforico che non poteva non finire in arte sequenziale.

Personalmente è stata la sceneggiatura più impegnativa e affascinante che abbia mai realizzato. E per questo ringrazio non tanto i tomi di storia che ho dovuto letteralmente studiarmi quanto il giovane ed entusiasta Pietro Cuomo che dopo questa esperienza considero il più grande esperto di Storia, in particolare di Storia milanese, che abbia mai conosciuto. Una conoscenza, la sua, non freddamente didascalica né noiosamente scolastica, piuttosto una vera e propria passione verso il nostro passato. Passione che mi ha trasmesso costantemente nei mesi di lavoro dedicati al Moro e che, mi auguro, traspaia nel risultato finale.

Ma come ottenere questo risultato finale? Il fumetto è distribuito gratuitamente nelle scuole milanesi ma potete reperirlo GRATIS se andate in piazza Duomo 14, alla sede dell'assessorato.


E ora basta parlare, vai con le immagini...


PS certo che la mia foto è veramente imbarazzante, ed era la migliore che avevo. forse è giusto una tacca in più di decenza rispetto a quella che ho sul sito della scuola del fumetto. no?


copertina di Giuseppe Quattrocchi

Andrea Bodini (cap.1)


Paolo Bertolotti (cap.2 e 3)


Roberto Ali (cap.4)

venerdì 7 gennaio 2011

COSE BELLE, COSE BRUTTE

COSE BELLE



30 Rock
La miglior sit-com americana mai prodotta. Di e con Tina Fey, comica uscita dal solito Saturday Night Live ed esplosa un paio d'anni fa a livello mondiale per l'insuperabile imitazione di Sarah Palin al David Letterman Show. Un talento incontenibile, una macchina da guerra, la donna perfetta. Co-protagonista un insospettabile ed esilarante Alec Baldwin, tanto che comincio a credere alla profezia di Parker&Stone che in "Team America" lo spacciavano come il miglior attore del mondo. Più un tot di personaggi secondari uno più figo dell'altro. In sostanza, intrecci e casini personali vari nel dietro le quinte di uno show comico, girato negli studi al n°30 della Rockefeller Plaza di NY (da qui il titolo). Ritmo impressionante, ironia a 360°, dialoghi perfetti. Sulla falsariga di "Boris" (che invece è la miglior sit-com mondiale).

Romanzo Criminale 2
La seconda (e ultima) stagione della serie tv noir italiana più bella di sempre. La regia di Stefano Sollima è saldissima, senza sbavature, incalzante dall'inizio alla fine. Gli attori, ormai non più sconosciuti, sono ancora trucissimi e nella parte. Colonna sonora sempre azzeccatissima, stavolta anni '80. Non supera la prima stagione per una quesitone meramente epocale: gli anni '70. E poi c'era il Libanese.

Dead Set
Micro-serie tv in 5 episodi da mezz'ora l'uno, da sbranare tutta d'un fiato. Tema? Zombie all'assalto dell'unica isola di salvezza rimasta al mondo: la casa del grande fratello inglese. Prodotta un paio di anni fa e passata in sordina recentemente su Mtv, la consiglio come anti-Walking Dead (vedi sotto). Fotografia cupa e sgranata, inquadrature a mano ma digeribili per un effetto reality quasi subliminale ed efficacissimo, effettacci anni '80 da bassa macelleria (se digitale c'è io non l'ho visto, ma non sono una cima in proposito). Sceneggiatura tanto semplice quanto inquietante. Come dovrebbe essere ogni zombie.

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni
Non sono mai stato tifoso di nessuna squadra di calcio né di qualsivoglia altro sport. Il mio tifo quindi lo riverso su figure artistiche che hanno segnato nel bene e nel male la mia esistenza, tra alti e bassi, con tutte le loro perfezioni e imperfezioni (che tifo sarebbe, se no?). Tra questi Tiziano Sclavi, Elio e le storie tese, Peter Jackson, Niccolò Ammaniti, i Metallica, David Lynch...e Woody Allen. Il suo ultimo film non è perfetto ma lo tifo con tanto di vuvuzela dalla curva nord. Mi inchino e mi inchinerò sempre alla freschezza e spontaneità dei suoi dialoghi, alla profondità di ogni suo personaggio, anche il più secondario, alle tematiche alte e basse che le sue storie riescono a sviscerare. La tematica qui è: reincarnazione.


COSE BRUTTE



Walking Dead
La serie tv, non il fumetto! Minchia, che cocente delusione... La bellezza del fumetto è direttamente proporzionale alla bruttezza della sua serie tv, che definirei con tre "i": impacciata, insipida, inconcludente. Troppo patitata, dalla fotografia agli fx digitali fin troppo perfetti (che fa rima con freddi) alla regia. Campi e controcampi staticissimi, troppi primi piani, troppe inquadrature corrette. Non fa paura, non inquieta, non immedesima. E ciliegiona sulla torta (marcia): non si avverte il "problema zombie", per nulla. A volte ci si dimentica pure che c'è quella minaccia lì. Com'è il fumetto? Prendete tutti gli aggettivi che ho appena usato, un buon dizionario dei sinonimi e contrari, e cercate tutti i contrari. Meno male che c'è "Dead Set" (vedi sopra).


Tron (legacy)
"Legacy" è tra parentesi perchè non compare nella pellicola quando scorre il titolo. Mah. Non la faccio troppo lunga: questo pseudo-sequel è di una noia che definire mortale offenderebbe tutti i mortali. Non mi avrà convinto il cyber-neon-spazio da discoteca-labirinto post-psichedelia post-prodigy post-dark...e in effetti ci si sta un buon due ore lì dentro. Sarà che dell'originale avevo sì un buon ricordo ma non abbastanza da palpitare nell'attesa di un sequel. In realtà il problema è allo stesso tempo molto tecnico e molto semplice: niente in questo film è credibile. Addio patto narrativo, addio fantascienza. E magnamoci 'sta porchetta...


Scott Pilgrim
Il fumetto, non il film (che non ho visto). I primi due volumi possono bastare per trarre un giudizio, diciamo così, definitvo su una serie ancora aperta? Direi di sì. Tanto non ho intenzione di continuare a leggerlo. Capisco le buonissime intenzioni dell'autore che voleva creare un fumetto per nerd, sui nerd, da nerd...peccato che di "nerd" ci sia giusto qualche onomatopea pixelata qua e là, scontri simil-manga che finiscono sempre allo stesso modo, e poche (o tante?) citazioni anni '90. Ma forse ho frainteso tutto. Di una cosa però sono sicuro: il protagonista del titolo NON è un nerd, nè uno sfigato, nè un perdente che punta al riscatto coi suoi modi e il suo stile (ci speravo, però). Scott Pilgrim vince SEMPRE. Non c'è mai un reale conflitto, né psicologico né fisico. La passa sempre liscia. Molla brutalmente la teen-ager orientale pazza di lui e lei non dice un cazzo. Ci prova con la super-girl Ramona di cui è cotto fin dall'inizio e ci va subito a letto (solo abbracciati, però...ah bè, ma lei aspetterà i suoi tempi, gentilissima, premurosa e accondiscendente, proprio come nella realtà). Si batte con gli ex di Ramona (leit motiv della serie, a quanto pare) e li sconfigge senza problemi. Ok, ma chissà quant'era sfigato Scott al college...vai col flashback: cuccava di brutto. E pure fighe. Che poi era lui a lasciare. Insomma, non è un fumetto di fantascienza ma un pò di credibilità sarebbe richiesta anche qui... Non foss'altro che un personaggio senza un reale conflitto, senza delle concrete difficoltà da superare per ottenere i propri obiettivi, NON è un personaggio.

mercoledì 5 gennaio 2011

AQUA+TATAI

E' nato!
E' vivo!
E cammina!

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