WARNING: no irony inside.
Costui che si firma
Alien God si ostina a darmi del superficiale senza-niente-da-dire clone di Tarantino, Guy Ritchie e del fratello minorato di Ridley Scott (vedi commenti a “Dollar$Babe begins”). E senza aver letto alcun fumetto del sottoscritto, mi par di capire.
Le "rockstar dei blog" a cui lui mi associa l’avrebbero già mandato affanculo o ignorato. Ma io non sono né famoso né stronzo. Così colgo l’occasione che lui mi offre per:
a) rispondergli seriamente
b) pubblicizzare la mia roba nel mio blog
Odio auto-recensirmi, preferisco far parlare il prodotto finito. Per questo mi limiterò a una “breve” panoramica dei fumetti che ho scritto e
pubblicato finora, fumetti quindi che chiunque può leggere e giudicare quando vuole. Se vuoi approfondire, Alien God, scorri la colonna a destra e clicca sui medesimi titoli o vai direttamente a “INTERVISTE”.
Chi non vuole leggersi tutta ‘sta roba può anche saltare alle conclusioni finali.
“100ANIME” (Delcourt per Francia/Belgio, Edizioni BD per Italia)
Soggetti e Sceneggiature: Alex Crippa, Disegni: Alfio Buscaglia, Colori: Emanuele Tenderini
Trilogia.
Tre ragazze che non si conoscono si trovano a condividere lo stesso appartamento a
Milano. E’ sfitto da mesi perché il precedente inquilino è sparito…e si avverte pure una strana presenza. E’
NedNama, un demone inferiore che si è impossessato del corpo di
Claudio, l’inquilino scomparso, per compiere la sua missione sulla Terra: recuperare
100 anime dannate fuggite dall’
Inferno. Ma è davvero questo il suo scopo principale? E perché le tre ragazze sono costrette ad aiutarlo? Forse perché una delle tre non fa sesso da un anno ma si ritrova comunque incinta?
NOTE: lo spunto iniziale è un fatto vero e vissuto (l’inquilino scomparso). In questa trilogia ho voluto “omaggiare” il mio periodo milanese passato con Alfio e Manuel (un nostro amico) proprio nell’appartamento che appare nel fumetto. Di noi tre cazzoni ho voluto riprendere manie e “dinamiche da trio”, trasposti però in versione femminile (e quindi al cubo). Trattandosi poi di fumetto horror vi si respira ovviamente la mia passione per certo cinema (soprattutto “La Casa”, “Inseparabili” e “Rosemary’s Baby”). L’omaggio più esplicito va però a quel capolavoro visionario che è l’Inferno di
Dante Alighieri, a cui mi sono direttamente ispirato per le locations infernali e i characters dei Dannati. Infine, ho voluto creare un mio personale “eroe perdente” con la figura di NedNama, demone inferiore che non potrà mai cambiare il proprio destino. Esattamente come i Dannati che deve catturare.
“NERO” (Casterman per Francia/Belgio, Edizioni BD per Italia)
Soggetti e Sceneggiature: Alex Crippa, Disegni: Andrea Mutti, Colori: Angelo Bussachini
Trilogia.
Classico noir vecchio stile.
Giuliano Nero è un detective privato bresciano che preferisce riflettere prima di sparare. È sulle tracce di un serial-killer soprannominato
il Becchino, un folle introverso e misantropo che uccide solo nei cimiteri, a coltellate, e poi ricuce accuratamente le ferite dei cadaveri. Le sue vittime: chiunque si affezioni a lui. Perché niente è eterno, tutti prima o poi ti abbandonano: meglio evitare qualunque legame. Questa è quella che lui chiama
“Arte del Lutto”, l’equivalente estremo della “rielaborazione del lutto” in psicanalisi. Il metodo d’indagine di Nero consiste nell’immedesimazione col criminale: il Cacciatore deve conoscere la sua Preda per catturarla. Ma cosa succede a portare al limite questo metodo? Cosa succede quando scopri che forse, a volte, è meglio sparare prima di riflettere?
“COMEunCANE” (KSTR per Francia/Belgio, Edizioni BD per Italia)
Soggetto e Sceneggiatura: Alex Crippa, Disegni: Alberto Ponticelli, Colori: Oscar Celestini
One-shot.
Volevo raccontare e sviluppare il concetto di “diversità”. E visto che io racconto attraverso storie a fumetti, la mia comunicazione passa prima di tutto attraverso le immagini (degli ottimi disegnatori che mi affiancano). Così racconto la storia di
Paulinho un ragazzo diverso
fisicamente, nella fattispecie privo della mano destra, che vive in una poverissima favela brasiliana tra miseria e criminalità di strada. Da sempre sfottuto come
“Monco”, è aggressivo e violento verso tutti e tutto. Poi si riscatta come fenomenale lottatore di
Vale Tudo (lotta brasiliana che utilizza tutte le parti del corpo) nel giro dei sanguinosi incontri clandestini. Ma anche lì il suo nome di battaglia è “Monco”. Aprirà gli occhi solo dopo il tradimento da parte dell’ultima persona che si aspettava… Il nocciolo di questa storia è: la diversità, fisica o interiore, va
rifiutata,
esibita o
accettata?
NOTA: l’ispirazione di questo fumetto (giusto l’ispirazione, ovviamente, non personaggi e fatti) è, purtroppo, vera. Ma secondo te, Alien God, se avessi presentato a un editore di fumetti una storia minimal/sociale sull’handicap, al posto di una storia dove ci si mena a sangue per sopravvivere, me l’avrebbe mai pubblicata? Non sono Gianni Amelio né mi chiamo Kim Rossi Stuart. Il mio mezzo è il fumetto e con quello mi confronto.
“LE MISSIONNAIRE” (Bamboo Editions per Francia/Belgio, “Editore X” per Italia)
Soggetti e Sceneggiature: Alex Crippa, Disegni e Colori: Alfio Buscaglia
Doppio volume.
Crisi di fede. Qualunque cosa si possa intendere per fede: in una religione, in un lavoro, nelle persone, in sé stessi. Se la nostra personale fede vacilla, vacilliamo anche noi. Come
Jonah, l’ex-prete protagonista di questa avventura italiana degli
anni ‘30, assunto dal Vaticano come indagatore di miracoli…perché lui per primo ha bisogno di un SEGNO per tornare a credere in dio. Soprattutto quando è in ballo la sua stessa vita e dovrà letteralmente scegliere tra
miracolo o
scienza.
NOTE: con questa “scusa” insceno un giallo storico/esoterico con fenomeni paranormali, morti ammazzati, false piste e pure fascisti scontrosi perché sì, ne approfitto anche per evidenziare il contrasto tra Regime e Individuo, Istituzioni e Uomini. Contrasto rappresentato, per es., dalle violente camice nere del paesino oggetto di indagine, le quali da un lato rispettano il ruolo istituzional-religioso che ricopre Jonah, ma dall’altro non apprezzano affatto come e dove va a ficcare il naso… Ah, in Francia un critico ha fatto notare come “Le Missionnaire” è sì inserito nel filone “giallo religioso” ma in totale controtendenza rispetto ai vari cloni del “Codice da Vinci”. Non l’ho deciso a tavolino, semplicemente non mi frega un cazzo di re-inventare il cristianesimo a suon di misteri dei templari e dipinti rivelatori: qui mi interessa la
crisi di fede. E il modo più esplicito per rappresentarla in un fumetto ambientato nell’Italia fascista è attraverso la crisi nel cristianesimo così com’è.
“DETECTIVE PRIMO, il Mistero del Fumetto Scomparso” (EssEffe Edizioni )
Soggetto e Sceneggiatura: Alex Crippa, Disegni: Marco Galli
One-shot (attualmente), Serie (in un futuro prossimo).
Il fratello minore (mooolto minore) del capolavoro di Scott McCloud “Capire il Fumetto”. Nel mio piccolo ho voluto anch'io creare un manuale a fumetti su come si realizza un fumetto. Un ABC rivolto a ragazzi principianti. Niente di nuovo, ma mi sono sforzato di raccontare una storia (un giallo come si vince dal titolo) nella quale e attraverso la quale spiego i vari passaggi tecnici dall’idea pura al prodotto finito. In pratica si può leggere in due modi:
1- come prima avventura del Detective Primo che indaga su un raro e misterioso fumetto da collezione rubato
2- come guida alla realizzazione di un fumetto, in cui ogni capitolo è una lezione a tema
“JACOB” (XL di Repubblica, agosto e novembre 2007)
Soggetti e Sceneggiature: Alex Crippa; Personaggio, Disegni e Colori: Terry Amaini
Mini serie a fumetti (attualmente), Film d’Animazione (in un futuro prossimo)
Qui sì che mi sono divertito a citare il più possibile i miei film horror preferiti! In questa tavola ci sono due citazioni palesi e una un po’ meno.
Jacob fu creato dall’ottimo cartoonist Terry Amaini e sviluppato narrativamente da me. Nasce anni fa come parodia di Halloween per poi prendere una sua strada: è la storia di un bimbo che vive in un orfanotrofio di periferia abbandonato e che ogni tanto si aggira per il paese di
Pumpkinville con la sua maschera da panda per fare incetta di dolci, la sua unica ossessione. Dolci di cui è terribilmente ghiotto e per i quali arriva anche a uccidere. Il fatto è che passa totalmente inosservato per via della statura, della maschera (soprattutto ad Halloween…) e pure del modus-operandi: le sue vittime sono così assurdamente malridotte che nessuno, sceriffo compreso, va a pensare a un bambino come carnefice. Da qui una serie di equivoci… Alla perenne caccia di Jacob ci sono la spavalda e invasata
Jamie e il suo fifone e innamorato amichetto
John, due ragazzini con una voglia matta di vivere le avventure dei vari Mulder&Scully e Grissom-CSI che vedono in TV.
ORA…
Alien God, mi indichi per favore quale di questi miei fumetti ti ricorda così fastidiosamente Pulp Fiction, The Snatch e Domino? Ti ridomando: ne hai letto almeno uno?
Se la risposta è NO, ti do due consigli, anonimo sconosciuto:
1- Non permetterti più di giudicarmi senza conoscere me e il mio lavoro. Nel mio blog può anche passare (e perdonami se poi ti rispondo con ironia) ma in un blog altrui e visitatissimo tipo, che so, quello di Ausonia, non permetterti
mai più.
2- Non confondere la PROMOZIONE di un fumetto nel blog del suo autore col FUMETTO reale e concreto del medesimo. Nel MIO blog io pubblicizzo i MIEI lavori con lo stile che MI pare e piace.
Forse ti stupirò, ma anch’io odio tarantinismi e derivati. Mi piacerebbe molto discutere con te del perché e percome (argomento su cui si è comunque discusso qua e là in questo blog). Ma finché mi attacchi così stupidamente, continuerò a essere felicemente sarcastico e ironico nei tuoi confronti. E più continui, più farò la "rockstar".
Hai semplicemente sbagliato bersaglio per la tua polemica.
Oppure no, forse hai ragione tu: sono superficiale e copio gli altri.
Ma PRIMA leggiti qualcosa di mio e POI criticami e contraddicimi quanto vuoi.
Solo così ti risponderò seriamente.