lunedì 26 maggio 2008

Cannes, ITALIA



Eccezionale doppietta italiana al 61° Festival di Cannes: Grand Prix a GOMORRA di Matteo Garrone e Premio della Giuria a IL DIVO di Paolo Sorrentino.

Entrambi applauditissimi. Entrambi opere ultime di due dei tre migliori registi italiani degli ultimi anni. Il terzo è Paolo Virzì, personalmente il migliore in assoluto (“Caterina va in città” andrebbe studiato nelle accademie di cinema e nelle facoltà di scienze delle comunicazioni).

Siamo bravi. Abbiamo dei grandissimi talenti, in tutte le arti.

Ok i premi, ok le critiche, ok Tarantino che riesuma i favolosi anni ’70 di cinecittà…ma perché i talenti da noi fanno la fame o al massimo “si sistemano” con un produttore/mecenate che sposa la causa (oppure vivono sotto scorta) mentre in Francia o in America diventano star che dominano il mondo?

Valorizzarci un po’ di più…no, eh?


PS: dei due finora ho visto “Gomorra”, imperdibile dopo lo shock anafilattico causatomi dal libro di Saviano. Cito solo due scelte che differenziano il film dal libro e confermano Garrone un regista dalle idee ferme e chiarissime: 1- no voce off in prima persona, 2- via tutta la parte sul lusso sfrenato dei super-boss del Sistema.
Quello che rimane è un documento di neo-neo-realismo estremo, in dialetto scampiano spinto, in cui morte, violenza e terrore sono quotidiani come il pane tutte le mattine.

PPS: TONI SERVILLO RULES!

24 commenti:

Adriano (Adrio) Petrucci ha detto...

oilà toni servillo!
vie a vedere se ti paice l'assassinatore! ciaoooooooooo

Anonimo ha detto...

I film devo ancora vederli ma sulla parte della situazione italiana sono più che d'accordo...artisti d'Italia unitevi!! e poi?...altra incognita...
Ho letto e riletto le missionaire: ottimi risultati in crescendo a mio avviso. Aspettative soddisfatte. Il personaggio, malato e angosciato, meriterebbe un seguito alla grande anche per superare forse l'ansia e il senso di una malattia interiore.
Finalmente dei fumetti che aprono uno squarcio su domande sostanziose e importanti. Bella la tesi di fondo e anche il finale del 2° vol che lascia aperta una breccia nell'immaginazione del lettore...e nelle domande stesse.
L'unica piccola e forse trascurabile pecca: un disegno di Buscaglia un pochino poco curato: erano molte le possibità grafiche che offriva il testo per sperimentare qualcosa soprattutto nella parte dei ricordi che non ho trovato convincenti. Ciò non toglie che la lettura scorre ariosa e non mi ha mai annoiato.
Lunga vita al fumetto di qualità!

Anonimo ha detto...

bel post, finalmente qualcuno che parla bene del cinema italiano (di registi bravi ce ne sono molti altri, anche se garrone e Sorrentino non sbagliano un colpo).
mi raccomando però, adesso torniamo subito tutti a sputare sul cinema italiano senza idee e a elogiare capolavori come Speed racer e indiana jones 45.

Unknown ha detto...

adrio: veduto!

V: benvenuto, maestro! forse l'unico vero grande problema della "situazione artistica italiana" è questo odiosissimo adagiarsi sugli allori del passato che castra il presente, i giovani talenti, e crea un'immobilità di menti e cultura di massa imbarazzante. c'è vita dopo Leonardo, Manzoni e Fellini! e che vita! il mondo dovrebbe accorgersene.
PS: grazie per Le Missionnaire, grazie davvero. a giorni avrò notizie sulla versione italiana.(un seguito? magari...)

supergrezzopower: di idee valide in italia ce ne sono a tonnellate, ma purtroppo lettori e spettatori ricevono solo un 10% di esse sotto forma di libri,fumetti,film,cd. non si investe, non si produce, non si crede nel Bello (non in tutto il Bello almeno). la cosa fastidiosa è doversi sempre districare tra un "bacio d'amore agli esami di mia cugina" e un "natale a sharmelsheik"

DIFFORME ha detto...

lo scrissi anche sul mio blog qualche mese fa,
siamo bravi, e molto, nei fumetti (e infatti nessuno in italia lo sa),
siamo bravi, abbastanza, nella letteratura e nel teatro,
siamo mediocri nel cinema (con ottime, come in questo caso, eccezioni) e nella musica (si salva l'indy e l'underground),
siamo nulli nei video games, fx e digitale in generale

insomma...

DIFFORME ha detto...

grezzo: i registi italiani bravi sono al più una decina: sorrentino, garrone, soavi (l'UNICO che sa girare action in italia, pensa come siamo messi), crialese (vedremo), bellocchio, tornatore (tecnicamente), avati (a corrente alternata), sì virzì per le commedie...
non abbiamo nessun genio alla lynch, nessun pazzo alla miike, nessun sperimentatore allo gondry, nessun serio regista horror (argento è morto da anni), a parte soavi nessuno sa mettere su una sequenza action che non venga derisa appena varcate le alpi,

insomma dicevo...

Unknown ha detto...

diff: esattamente.

due PERO', però:

1- fuori dall'indy (o quasi) in italia esistono Elio, Afterhours, Caparezza, Frankie.
2- Virzì è un regista molto intelligente: usa la commedia all'italiana come "vestito" per veicolare a più gente possibile contenuti profondissimi ("ovosodo" non è nemmeno il mio preferito:guardatevi "caterina","N" e l'ultimo "tutta la vita davanti"...capolavori)

Anonimo ha detto...

personalmente penso che,senza scomodare punte come david Lynch (parliamo di eccezioni, il cinema internazionale non è pieno di registi visionari come lui) autori come ciprì e maresco non ci fanno cagare in quanto a visionarietà (ben diversa,ovviamente,da quella lynchiana).
quello che contesto io, in generale, è l'esterofilia che ci costringe sempre a guardare con più attenzione alla produzione estera, pensando che questo sia un marchio aprioristico di garanzia, molte volte sopravvalutando il prodotto.
non è detto che in ogni genere cinematografico dobbiamo avere un genio di riferimento per stabilire che il cinema italiano sia di alto livello.
gente come Miike Takashi (un mio personalissimo idolo che molti fumettisti dovrebbero prendere come spunto) esiste perchè vive in un contesto sociale che gli permette di raccontare in un certo modo, ottenendo una audience di pubblico locale e poi straniera che da noi sarebbe impensabile per il modo con cui affronta le tematiche.
è probabile che il sottobosco italiano abbia altrettanti registi talentuosi,che difficilmente potremo mai vedere, a causa di un publico poco ricettivo e poco aperto alla novità (a meno che non venga da fuori).

Flavio ha detto...

Io non amo particolarmente il nostro cinema ma mi trovo sostanzialmente d'accordo sui registi da te citati (su Virzì avrei qualcosa da dire, proprio sulla sua Caterina, ma sarebbe lungo). Aggiungerei Crialese, il suo Nuovomondo l'ho trovato bellissimo, per certi versi un film unico nel suo genere.

Unknown ha detto...

neikos: molto interessante "nuovomondo", anche se non mi ha fatto impazzire...è comunque l'antidoto più shockante ai vari film-favola sugli emigranti nella terra dell'abbondanza (a cominciare dal "pianista sull'oceano", bello per altri motivi, non certo per il taglio documentaristico...e comunque Bertolucci è un grande, ma a fasi alterne)

parliamo pure di "caterina", perchè no? Virzì per me è un grandissimo narratore, a cominciare dal punto di vista che sceglie di volta in volta per raccontare le sue storie e veicolarne i contenuti. per esempio raccontare l'italia di adesso, tra destre e sinistre che si odiano tanto quanto si assomigliano,
scegliendo il punto di vista di una bambina di provincia trapiantata in una scuola per ricchi a Roma, è uno dei motivi per cui ho amato "caterina", una sorta di "dolce vita re-loaded". mai miglior schiettezza, sarcasmo e disgusto sono stati espressi verso certi ambienti e certe categorie in una commedia negli ultimi anni. un genere che in italia, purtroppo/perfortuna, arriva a tutti.

Flavio ha detto...

L'analisi su Caterina è condivisibile, ciò che contesto più che altro è il fatto che spesso ricada nello stereotipo, almeno a mio modo di vedere. Che poi lo stereotipo possa essere emblematico della situazione italiana, ahimè è verissimo.

Più che altro comunque ricordo che alla prima visione il film mi fece incazzare tantissimo (e probabilmente era l'intento del buon Virzì). In linea di massima credo di aver apprezzato di più Ovosodo, ma dovrei rivederlo.

Piccolo OT: devo assolutamente vedere Be Kind Rewind. :)

Ricambio il link con piacere. ;)

Giangidoe ha detto...

Devo ancora guardare tutti e due.
E almeno un'altra mezza dozzina di ottimi film (in primis, quello citato nel tuo post precedente!)

desmov ha detto...

in bruges".
Se inizialmente "tosto e lento", poi ne vedrete delle belle....

Unknown ha detto...

neikos: io invece ho trovato stereotipato Ovosodo...mah!

giangidoe: "rewind" è da vedere sul serio. e son d'accordo su Amenabar: "Others" ma anche il primo "Teshis" sugli snuff-movie...e anche il pugno allo stomaco "Mare dentro", visto di recente finalmente...

desmov: "in bruges" volevo proprio vederlo, ne leggo bene da ogni parte...il mix thriller/comico/grottesco è ruscito come dicono?

QUALCUNO MI SPIEGA CHE CACCHIO VUOL DIRE "OT" ???

Anonimo ha detto...

O.T. = Off Topic, cioè digressione al di fuori dall'argomento in questione.
A proposito di registi italiani visionari, qualcuno ricorda il folle, sgangherato, trash eppure (secondo me) a suo modo elegante e certamente profondo Chimera di Pappi Corsicato?
Ciao Alex.

Carlo

Malusa Kosgran ha detto...

ho visto gomorra. ci ho messo una mezz'ora a" entrarci" ma molto di più a uscirne. davvero ben fatto. non vedo l'ora di vedere il divo.

Unknown ha detto...

giustina: stessa mia impressione. e ora tutti a votar..vedere l'andreotti di sorrentino.

DIFFORME ha detto...

OT
desmov è un tritacarne,

me ne vado al mare a disegnare alla facciazza vostra

Unknown ha detto...

diff: ma te sei sempre al mare?!
mi raccomando:

CALCA LA KINA, FRATELLO!!!

DIFFORME ha detto...

tirava scirocco e così ho ripiegato per il lago, ma c'era vento anche lì, i fogli volavano, poi sai il cielo azzurro, l'acqua invitante,
insomma ho fatto il bagno e son tornato a studio...
domani ci riprovo, più convinto...

Claudio Nader ha detto...

scusa, non ho letto i commenti, magari è già stato detto:

ma io aggiungerei Emanuele Crialese
tra i registi buoni che abbiamo, senza discuterne un momento..

Unknown ha detto...

nader: benvenuto! (è la tua prima volta da queste parti? non ricordo, scusa)
sì, Crialese di nuovomondo già citato, ma è sempre bene ricordarlo. alè.

PS: ma "nader" da quel Nader? il terzo polo in Usa? great.

desmov ha detto...

@desmov: "in bruges" volevo proprio vederlo, ne leggo bene da ogni parte...il mix thriller/comico/grottesco è ruscito come dicono?

vero,proprio il mix di questo tipo.dapprima tosto da reggere,caus aimmagini "pesanti";ma poi....

Claudio Nader ha detto...

ah aha aha ah AH! Ralph! .....