non ho visto i precedenti "Vajont" nè "Il mercante di pietra", mi sono recato al cinema vergine nei confronti di questo regista, carico di aspettative sulla versione cinematografica di un'icona del nostro tempo entrata nell'immaginario collettivo di molti e sono rimasto delusissimo.
perché:
- penosa messa in scena (attori, dialoghi, inquadrature). da un momento all'altro ti aspettavi di sentire il "...eee stop!" del regista talmente era tutto artefatto e non-credibile.
- manierismo ostentato e reiterato: al quinto cambio di scena in B/N con la finta pellicola rovinata che poi torna normale e a colori volevo urlare di dolore (e invece è andato avanti così per due ore abbondanti).
- coreografie degli incontri terribili: TUTTE UGUALI con Primo che mena ai fianchi, l'avversario che si chiude in difesa e poi crolla per un sinistro al volto. uniche varianti: un avversario che muore (dopo lo stesso trattamento) e l'ultimo incontro con Max Baer che lo gonfia di botte e vince ma non lo manda al tappeto (ok, l'unico abbastanza riuscito e "fedele").
- buonismo inutile e imbarazzante a livelli stratosferici: TUTTI alla fine son dei bonaccioni, anche le peggior merde, volemose bbene e vaffanculo a chi ci vuole male! pateticissimima (non ho più aggettivi!) la scena con Baer che va a trovare Primo in stanza, zoppo e deforme dopo l'incontro sanguinario, e lo abbraccia, gli dice che è un grande...dopo averlo insultato sul ring per 10 riprese.
- omettere il vero epilogo della carriera di Primo, che finisce a fare il lottatore in costume nelle prime versioni scalcinate del wrestling, chiudendo un cerchio perfetto e terribile (inizia a lavorare come Gigante da circo e finisce ancora come fenomeno da baraccone). ma lì stava la diginità di quell'uomo: prima lo osannavano tutti, poi ha perso il titolo ed è caduto in disgrazia...ma visto che la vita si gioca fino all'ultimo round, Primo si è rialzato ed è tornato a lottare, sull'unico ring a dispozione, perchè era nato per quello.
- il Duce alla finestra in un magistrale spezzone di repertorio (et voilà: risolto il capitolo "fascismo-superuomo-w italia" con tutti gli aspetti da sviscerare sul gigante campione sfruttato come simbolo).
CILIEGINA SULLA TORTA: "questo film è ispirato alla vita di Primo Carnera, ogni fatto, persona, ecc...è casuale" (scritta finale). cioè, secondo me gliel'ha suggerito qualcuno della produzione dopo averlo visto, ma ormai la pellicola era in stampa...pazzesco.
una cosa l'ho imparata da questo film: c'è sempre il lieto fine dietro ogni angolo. perchè il mondo è un posto meraviglioso.
così stanotte ho sognato la Montagna Che Cammina che mandava k.o. Martinelli in un lago di sangue. questo era il lieto fine:
PS: molto meglio "Il gigante dai piedi d'argilla" (aka: "Una faccia piena di pugni") degli anni '50, film di fiction ma davvero ispirato alla carriera di Primo. un film straziante.
23 commenti:
ok ero curioso ma dopo aver letto questo pezzo...
aspetto un tuo parere su "Cinderella man".
diamine!
pensa che dovevo vederlo ieri sera e poi per un contrattempo ho dovuto rinunciare... in pratica ho rinunciato ad una stronzata! va bene così!
non ho visto nemmeno io un film di martinelli che sia uno, ma conosco l'artista che gli fa gli storyboard ed ero curioso...
adesso mica più tanto...
confermo e sottoscrivo....
jack, sputacchiera del ring
andrea: ron howard invece lo conosco e per questo ho evitato Cinderella Man, nonostante Russel Crowe sia perfetto nei ruoli fisici...son però di bocca larga se le scene da ring funzionano. qualcuno sa dirmi se funzionano così lo vedo?
dani: son stato duro ma certe cose mi appassionano troppo. e poi oggettivamente è brutto...aggiungo che è stato pensato per la tv e la versione integrale (aaagh) andrà in onda su canale5 prossimamente. aaagh.
desmov: ce la si intende noiartri.
tutti: ocio che a Cannes verrà presentato "TYSON" di James Toback ("Exposed") che pare sia un ottimo documentario sul nostro mangiatore d'orecchi preferito.
credo che "una faccia piena di pugni" (titolo più bello della storia del cinema sulla boxe, tra l'altro scritto da rod sterling, il fighissimo creatore dei "confini della realtà") sia degli anni 60.per il resto cinderella man è talmente retorico da sembrare un film della disney, ma ron howard è quello che è, si sa.
peccato per questa occasione perduta, torniamo a vederci i classici
classici come "La Rentrée" con Francesco Salvi. per me è un classico, ok?!
il martinello è un noto reazionario, cristiano-fondamentalista e anti-islamico
ora si spiega tutto!
Che peccato! Anch'io ero curioso di vedere sto film... la biografia di Carnera, scritta da Aldo Santini, mi era piaciuta un sacco! Mi sa che da buon genovese risaprmio il prezzo del cinema e vado a rileggermi quella...
per carità, ci sono delle cose positive.
Il bestione che interpreta Primo è (fisicamente) nella parte, la ricostruzione storica sarebbe stata ottima se avesse tolto tutti gli inserti digitali (o li usi di brutto e diventa quella la tua cifra estetica- vedi Gladiatore- o non li usi per niente!)…e poi c’è una parte anche per lo zio Pauli, che fa il banchiere/manager pasticcione! Lo zio Pauli (o come cacchio si scrive) è il mitico zio di Rocky Balboa, che nel capitolo V gli sputtana tutti i soldi mandandolo in bancarotta! Citazione nella citazione?
Cmq, leggendo la tua critica, posso dirti che i film precedenti (compreso l'osceno PIAZZA DELLE CINQUE LUNE) hanno esattamente gli stessi difetti di questo.
Ma Martinelli è quello che gira con la pistola in tasca?
Di suo ho visto:
- La sequenza con l'effetto speciale usato per Vajont, in un corso interattivo dal titolo:
"Usa anche tu il computer della Fisher Price per fare cinema".
- Piazza delle cinque lune.
L'ho visto tutto.
Mi ha fatto lo stesso effetto del baby disco time nei villaggi turistici.
Che caaaariniiii questi bambini di tre anni che ballano la maccarena.
Poi ci sono i ballerini veri.
Poi c'è The Departed o Mystic River.
giangidoe: che poi in realtà il Carnera di Martinelli è appunto perfetto per la prima serata di mediaset (e quindi agli antipodi rispetto ai miei gusti). ma proprio per questo non sopporto di esser preso per il culo: se nasce per la tv, che crepi nella tv! perchè mi devi ingannare? così io povero illuso volo al cinema e finanzio le tue tasche già pingui (o pingue?) dei dobloni sui diritti tv.
die: pistola in tasca? ti credo sulla parola! ma che almeno si spari nelle palle in un gesto distratto di fantozziana memoria.
"Carnera" non avevo comunque nessuna intenzione di andarlo a vedere , meno che mai dopo aver letto questa recensione ; vorrai però concedermi che di film sul pugilato che reggono il confronto con "il gigante dai piedi di argilla" ce ne sono proprio pchini ...
bene. mi risparmio due ore inutili, casomai mi rileggo il carnera di toffolo...
C'è da dire che Martinelli compensa la sua imperizia come regista con una sontuosa umiltà (leggere le sue interviste per credere...)
silvano: "Toro Scatenato" di Scorsese, non ci sono cazzi. e Rocky, sì Rocky, il primo.
alfredo: toffola, toffola, che è meglio.
fabrizio: non ho il coraggio di farlo. ritengo chiuso il mio capitolo con Martinelli.
voi tutti però potete continuare a inveire.
@ Silvano: "Tokyo Fist" di Tsukamoto. Puro terrorismo. Probabilmente il film sulla boxe più splatter di sempre. Potentissimo anche a livello metaforico, oltre che visivo.
A quanto ho sentito anche Aronofsky girera' un film sulla boxe, "The Fighter" [attualmente in preproduzione] sulla vita del boxeur americano eighties "Irish" Micky Ward, con Mark Wahlberg nel ruolo di Ward [e abbiamo scampato la presenza di Matt Damon...che sfiga =) ].
silvano: io a sto punto butto sul piatto il solito Kids Return di Takeshi Kitano, che porto sempre sul palmo della mano ;)
a me, di Martinelli, "Piazza delle 5 lune" e "Porzus" non erano poi tanto dispiaciuti... mentre "Vajont" e "Il mercante di pietra" mi avevano fatto cacare sangue.
Questo "Carnera", però, ero curioso di vederlo... m'è passata la voglia.
Grazie per avermi fatto risparmiare ben 7,50 eurini!!!
perissi: prego!
PS: son già al lavoro per "quella cosa là"...
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