martedì 11 novembre 2008

DIDA: Dieci giorni dopo...

La scorsa Lucca non ho comprato tantissima roba. La maggior parte del tempo ero in panico da folla da stadio. E poi sono tirchio e pigro, dio come sono tirchio e pigro.

Sono però piuttosto soddisfatto dei pochi, mirati, fumetti che ho preso: il testosteronico FemDom di Santucci, la surreal-poetica trilogia Koma di Wazem-Peeters, il poliziottesco MilanoCriminale2 di Cajelli-Ferrario-Fausone, il tromistico Mongo di Trevisanello-Longhi, la commedia mostruosa Giada2 di Rosenzweig-Belardo-Sfascia, il classic-pop David di Ascari-Riccadonna (due promesse), il toccante Yggdrasill di Maconi…

…bè, in generale affermo che la qualità nel fumetto italiano esiste: sosteniamola.
Compriamo fumetti buoni, snobbiamo o rubiamo tutti gli altri e costruiremo un mondo migliore. Il cliente ha sempre ragione, no?

A fatica scelgo un fumetto tra tutti da recensire perché sono troppo pigro per recensire anche gli altri, che non me ne abbiano a male.

Scelgo BLATTA di Alberto Ponticelli per svariati e contrastanti motivi. Eccoli:

- il formato gigante e il suo peso specifico mi attraggono come una calamita il ferro: amo quell’oggetto appena lo vedo.
- la griffe “Ponticelli” mi fa sentire al passo con la moda.
- Alberto è un amico, mi piace cagare gli amici.
- per un breve periodo ho vissuto di riflesso l’autismo da consegna di Alberto (così lo definiva) per questo lavoro. Ero dunque molto curioso.
- da bravo saccente del cazzo aspettavo al varco Ponticelli il Disegnatore, perché ok bravo a disegnare, uno stile che ha fatto scuola e blablabla ma, ciccio, non sei uno sceneggiatore, non provarci…non reggerai mai quelle 150 tavole, ti perderai nei meandri della trama, ti arrenderai prima della fine, arriverai a tav.100 con un terribile punto di domanda sopra il capoccione e guardando il riflesso della tua faccia nel monitor nero del tuo pc ti chiederai “come cazzo vado avanti adesso?!” Sì, perché tu, Disegnatore, non hai idea di cosa sia un Soggetto, una Scaletta, inizi a scrivere e disegnare come se non ci fosse un domani “tanto in qualche modo finirò”.

Ci speravo. Perché, vedete, noi “autori” abbiamo un ego ingombrante, chi più chi meno, e per quanto ci facciamo i complimenti a vicenda, sotto sotto sentiamo, anzi sappiamo di essere migliori, più bravi, più autori dei nostri vicini. Siamo una brutta, bruttissima razza.

Iniziai a leggere Blatta la sera stessa che lo acquistai, sabato 1 novembre 2008. Dopo una dozzina di pagine lo riposi sul comodino di fianco al letto. Il mio angioletto sulla spalla diceva: “Sei stanco, riprendilo quando sarai più lucido”. Il mio diavoletto: “Visto?! Non sa scrivere, è noioso, non coinvolge! Uahahah!!! Ha fallito! Fallito!!!”

Dieci giorni dopo…

È mattina presto, sono sveglio e lucido, non ho/voglio impegni, il gatto è sfamato, la moglie dorme. Prendo Blatta e inizio a leggere.

La prima cosa che mi colpisce è la CHIAREZZA: di regia, montaggio, storyboard, inquadrature. Uno stile grafico eccentrico, personale, nuovo (un disegno che non cita/rimastica altri stili…ma è possibile?!) unito a una fluidità di racconto invidiabile. L’approccio può risultare criptico solo a livello superficiale, ma ci si mette davvero poco (leggi “poche tavole”) a entrare dentro la storia.

Perché alla fine Alberto fa fumetti: unisce immagini e parole, mette insieme vignette in una sequenza prestabilita e il resto lo fa la closure, no? Le parole completano il quadro, nel senso che in Blatta il testo (non intendo qui la sceneggiatura, la struttura narrativa macroscopica, ma proprio la parola scritta che ficchi nelle didascalie e nei baloon) ha un valore tanto estetico quanto narrativo. Estetico perché completa l’atmosfera della vignetta dandogli un “suono”…parole che nella loro sinteticità rasentano quasi l’onomatopea. Narrativo perché tutto quello che non si evince dal disegno si evince dal testo. Raramente accade. Dovrebbe essere il concetto di Fumetto. Una cosa che si Legge e si Guarda (grazie Diego).

La seconda cosa che mi stupisce è lo…STUPORE. La meraviglia di fronte non tanto all’oggettiva bellezza delle tavole quanto alle sensazioni che lo sfogliare delle pagine provoca, quel famoso “volta-pagina” che in un fumetto dovrebbe sempre segnare un forte stacco narrativo(-spaziale-temporale) e farti sorprendere nel passaggio da un dettaglio a una panoramica, da un interno a un esterno, dal giorno alla notte. Questa è una delle più affascinanti differenze tra fumetto e cinema: sei tu l’artefice del ritmo, sei tu a decidere quando volterai quella maledetta pagina per ritrovarti magicamente nella foresta del Congo dopo aver passato 80 pagine in un bilocale a Manhattan.
Blatta si spinge oltre e marca ancora di più questa differenza regalandoci, per es, una tripla splash-page pieghevole a un terzo della narrazione, una botta narrativo-estetica così efficace nella sua sfacciata semplicità (sfogliare per credere). Ci regala tavole nere, bianche e grigie. Ci regala il freddo e l’umidità della pioggia sulla pelle dopo anni di isolamento artificiale e l’accecante bagliore malato della luce esterna di una città morta.

La terza cosa è il TEMA. Eh già, perché Blatta ci spiega un paio di cose e lo fa attraverso una Storia. Dovrebbe essere il concetto di Fumetto, no?
Alberto non ha fatto Blatta per puro sfogo grafico dopo anni di autismo da consegna da majors.
Poteva permetterselo, ma siccome aveva delle cose da raccontare non l’ha fatto.

Blatta parla di alienazione auto-inflitta da abuso di tecnologia standardizzata e standardizzante.
In parole povere parla di NOI. Intendo proprio noi qui e ora, IO che sto scrivendo (bè, ormai ho scritto) questo post e TU che lo stai leggendo. Parla di me che invece di alzare il telefono e congratularmi a voce con Alberto per il suo lavoro o, che so, andarlo a trovare di persona e stingergli la mano, mi ritrovo qui tra le quattro mura del mio studio, che tanto somiglia all’anfratto del protagonista di Blatta, a battere tasti su una tastiera morta invece di dare pacche su spalle vive. Touché, Alberto…

Sono quasi sicuro che Alberto non abbia definito una scaletta precisa della storia, forse non ha nemmeno abbozzato una sceneggiatura in senso stretto, ma sono sicuro al 100% che avesse in mente (o scritto, non importa) un Soggetto Solido prima di imbrattare quei 150 fogli. Perché la Struttura c’è tutta, i tre Atti classici sono rispettati (presentazione personaggio/ambiente > 1° colpo di scena: il suo mondo cambia > 2° colpo di scena: come cambierà il personaggio alla Fine?), la narrazione procede fluida e sicura fino alla fine, il Livello di Attenzione è tenuto sempre piuttosto alto grazie al Montaggio, agli Eventi (un narratore vince quando mette in scena, non quando spiega) e alla perfetta delineazione del Protagonista, prima sicuro della sua realtà poi spiazzato in un mondo terribile perché Reale.
E il Finale...bè, meglio di così non poteva essere sia a livello narrativo che concettuale: struttura ciclica con sorpresa. E con l'uso forse più intelligente visto negli ultimi anni della valigetta "Mc Guffin" (Hitchcock > Pulp Fiction > Ronin, il film) semplicemente perchè...non è un Mc Guffin. Il nostro immaginario lo richiama ma no, la valigetta blattiana non è la scusa attorno cui far ruotare la storia.

Insomma il Soggetto c’è e si sente. Il resto credo sia stato un felice mix di istinto ed esperienza, un'esperienza maturata sia da rigoroso professionista che da curioso lettore.
Alberto è un autore completo.
Bravo Alberto. ‘fanculo Alberto. (no, non le metto le faccine, le odio)

EPILOGO:
Potevo tranquillamente approfittare di Alberto e farmi regalare Blatta o avere uno sconto in fiera. Invece sono orgoglioso di aver speso tutti e 15 quegli euro. La qualità si paga.

Parliamo di autori, TUTTI quelli sopramenzionati (e altri non menzionati), che non hanno lavorato per la DC Comics a 300 dollari a tavola. Quello che hanno scritto e disegnato l’hanno fatto con l’UNICO intento di raccontarci qualcosa, a loro modo, col loro stile. Qualcosa di loro, qualcosa di diverso. Qualcosa di nuovo, magari. Che è poi il motivo per cui tutti quelli che fanno questo mestiere hanno iniziato a scrivere e/o disegnare.

Alcuni conservano ancora quello spirito, altri no. Massimo rispetto per i “semplici” lavoratori (mi ci metto pure io, per carità) ma Soldi e Tempo io li dedico ai primi.

Con 20.000 € ti compri una Golf (...), se invece vuoi una Lamborghini Gallardo 5.0 v10 devi tirarne fuori 150.000.

Perché dovrebbe essere diverso nel mercato del fumetto?

44 commenti:

Giangidoe ha detto...

Non che non fossi già abbastanza invogliato dopo la recensione del mitico Evilmonkey, ma decisamente così si aggiunge alcool alla mia povera ferita...
DEVO AVERLE BLATTA! E anche -almeno- un paio dei volumi citati all'inizio.

Su una cosa soprattutto hai ragione: la qualità si paga. Magari la si può pagare col classico -ed auspicabile- sconto libreria del 10 o 15% (in qualche rara occasione, anche di più), poichè è una riduzione che non danneggia l'autore ma riguarda solo la politica del punto vendita; ma senza dubbio bisognerebbe avere più coraggio nel comprare volumi a fumetti italiani.
Lo so: in questa sede questa può sembrare un'ovvietà assurda, visto che a leggere questo blog ci sono molti artisti del settore. Ma io lo dico da semplice lettore di fumetti; colpevole e, fino a qualche tempo fa, con ancora tanti pregiudizi legati al volume da fumetteria in generale (e a quello italiano in particolare).
L'unico vero ostacolo rimane solo quello puramente economico. Ma anche lì, spesso questo diventa una giustificazione di comodo, e fa scattare meccanismi paradossalmente ancora più "costosi".

Unknown ha detto...

giangidoe: sì davvero, devi averlo. anche gli altri che ho citato all'inizio sono tutti validissimi e diversissimi tra loro, per questo li ho menzionati. è bello constatare come la qualità e le idee circolano sempre...non è vero che si è già scritto e disegnato tutto, si può ancora osare, ancora sperimentare.
personalmente però non amo la sperimentazione fine a sè stessa, ciò che leggo deve essere comprensibile, deve rispettare il lettore (per questo, ripeto, vedi i fumetti che ho citato) e non essere il risultato di masturbazioni mentali vomitate su carta o celluloide (Lynch a parte!)

H-BES ha detto...

Costa così cara la Ford Fiesta? Sarà colpa del restyling.

Capisco anche perchè l'hai letto ora, io ho comprato un po' di roba a Lucca, ma la sto leggendo col contagocce. Non ho voglia di leggere il tutto a spizzichi e bocconi nei ritagli senza finire i libri in una sola volta, sto aspettando per ogni libro che ho preso la giusta "ispirazione" per godermelo al meglio (o disprezzarlo se se lo merita).
Blatta è li che con la sua copertina oro fa la parte del Re.

Ah...giusto per la cronaca questa notte ho fatto le 01.54 leggendo jonah martini :D

Saluti
BES

Manu ha detto...

in realtà la ford fiesta costa esattamente la metà: 10mila euro!

ma ciò non toglie valore al post di Alex, del quale quoto parola per parola!

DIFFORME ha detto...

per FEMDOM più estrogeni che steroidi direi... thx!

Unknown ha detto...

h-bes alias Riccardo: esatto, non divorare ma gustare. e quindi Jonah ti ha fatto fare le ore piccole...lo prendo come un complimento, non dirmi altro!

braccio: la Fiesta 1.6 TDCi Titanium a cinque porte costa 15.900 euro. ok, era meglio usare la Golf come esempio...
Quotatemi per un mondo migliore!

diff: FemDom è il fumetto più FISICO che abbia mai letto! le tue chine escono letteralmente dalle tavole...

Manu ha detto...

www.tenderini.com/fiesta.pdf


è il link per scaricare il listino prezzi della nuova ford fiesta!

Ehy! la coppia "Crippa/Tenderini" è meticolosa!!! vedrete!!

ok! Fine OT! ;)


Blatta è magnifico, e sono stato felice anche io di PAGARLO!...e anche Fendom..ma Fendom sono stato felice di pagarlo esclusivamente per la standista a cui ho dato i soldi!!!! che manovra astuta dif!!!!!

;)

Unknown ha detto...

http://www.quattroruote.it/auto_novita/articolo.cfm?codice=150775
il "mio" prezzo è in fondo...ok, basta! stiamo pubblicizzando un'auto che mi fa cagare!

braccio: donne&motori, il tuo acquisto di FemDom non era casuale...casanova centauro!

H-BES ha detto...

Secondo me il preventivo che si è fatto fare Alex era con tanto di Escort (non intendo però lo storico modello Ford) sul sedile passeggero.

In quel caso 5000 euro di optionals possono starci.

Cmq è bello vedere che dopo righe e righe di recensioni commentiamo tutti la Fiesta :D

Un saluto dal tuo amico Franco!

Saluti
BES

Anonimo ha detto...

minchia Alex,mi hai lasciato senza parole, un pò come quella volta che mi baciasti in quei bagni a Madrid, durante quel rave dove tutti erano vestiti da walker texas rangers, ricordi?
da allora ho smesso con le pastiglie e prendo solamente delle Euchessine ,per il loro gusto agrodolce.

grazie ,sono commosso, giuro!

DIFFORME ha detto...

tenderini: FEMmineDOMinatrici no FENnicotteriDOMinatori :D

Unknown ha detto...

franco: ciao!

grezzo: Madrid? era Barcellona, ciccio, e tu eri davvero stra-fatto di superattak...

no, TU mi hai commosso. e la stretta di mano viva e vera l'avrai!

Unknown ha detto...

diff: donne,uomini,fenicotteri... guarda che Tenderini non si ferma davanti a niente!

DIFFORME ha detto...

ogni buco è buono

Mielaus ha detto...

di tutte le recensioni che ho letto su questo lavoro questa è la migliore. Sottoscrivo tutto.
Però in pochi hanno notato che quest'anno anche BD ha messo una copertina ORO. Chissà come mai?

Anonimo ha detto...

caro Andrea,
l'idea della copertina stampata su carta oro l'ho avuta e segnalata l'anno scorso al buon Belotti della Leopoldo Bloom, proprio perchè sapevo che era molto entusiasta all'idea di produrre formati strani (vedi la tripla), carte particolari ecc.
In ogni caso la grafica di habemus phantomas è bellissima ed estremamente elgante.

Unknown ha detto...

diff: vero.

andrea: grazie. è molto sentita questa recensione.

grezzo: mi accennavi tempo fa a un'edizione deluxe con copertina metallizzata, cioè proprio di metallo, o sbaglio? no, perchè la ricompro.

H-BES ha detto...

Io amo Ponticelli, la mia ragazza è gelosa. Punterò a fare sesso con entrambi contemporaneamente.

Non go ancora letto Blatta ma voglio farne il merchandising abusivo per diventare ricco vendendolo fuori dai concerti.
Posso fare le spillette? :D

Saluti
BES

Malusa Kosgran ha detto...

vota blatta vota blatta vota blatta.
chi non lo compra è povero dentro.
alex sei un mostro: so che mi ruberai alberto, di nuovo. bellissima recensione, era parecchio che non arrivavo in fondo a un post così lungo!!!

capricornina gelosa '74

H-BES ha detto...

bello vedere gli sceneggiatori che si contendono i disegnatori come se fossero ex fidanzate o gigolò a noleggio!

Golosoni!

Saluti
BES (aka Pierluigi)

Unknown ha detto...

giupps! seee...quello è pieno di impegni fin sopra la testa, non so se ne sai qualcosa...
e cmq non vedo l'ora di vergare un'altra recensione altrettanto lunga dedicata a "Fuochi Fatui"...là! l'ho detto! (davvero, son curioso come un riccio anche se so che dovrò aspettare un pò)

pierluigi: e sì, funziona così. i disegnatori prima vanno elogiati, poi circuiti e infine botta in testa e via, te li fai finché son caldi. proprio come con le donne. o uomini. o animali.

MA! ha detto...

Splendida rece e fantastica lezione di fumetto. Sarebbe molto interessante leggere più recensioni da parte di chi è dentro l'ambiente, si scoprono tecnicismi sempre nuovi.

Manu ha detto...

...trovo sublime il modo in cui hai fatto tua la sequenza di alberto per aprire questo post.

Anonimo ha detto...

Bravo Alex, dico davvero: bravo.
Ti stimo molto.
Oltre che apprezzare il tuo post per la miglior recensione scritta su Blatta che io abbia letto, lo apprezzo anche per lo stimolo alle altre letture. C'è un'altra cosa che mi fa riflettere (ormai questo mio riflettere starà diventando un segno chiaro della mia identità allo scoperto..ognuno fa quel che può, ma soprattutto quel che è), la tua recensione denota un certo grado di lotta, di voglia di stare sul campo a rimettersi in gioco sempre. Chissà, mi viene da comunicarti un pensiero strano: impressionante come difendi e custodisci le "cose" che ti addolciscono la vita se riesci così bene a mantenere questo tuo grado di leggerezza (quella vera) nei contenuti che scrivi, compresi i fumetti ovviamente e tutto questo mentre "lotti".

Si possono scrivere commenti così nei blog?? Bhè, in ogni caso ti scriverò presto.

Unknown ha detto...

ma: grazie. a proposito, mercoledì e venerdì sera, ancora per tre settimane, sono in quel di BG per il mio workshop. se vuoi fare un salto alla fumetteria ComiXrevolution sono là...

braccio: una delle migliori, già...

V: e io stimo te, grande V. puoi scriverli eccome questi commenti nel mio blog! grazie davvero...

Anonimo ha detto...

Ci si può commuovere in questo blog?
eMa

Anonimo ha detto...

Pensavo di avere un post-Lucca rilassato, invece son qui a fare i salti mortali.
Non ho avuto ancora modo di leggere Blatta, ma la tua recensione mi permetterà di star svegli stanotte a leggerlo..eccheccazzo!

bello il concetto "automobilistico" alla fine, credo spieghi bene il perchè dell'esistenza dei fumetti "usa e getta" e quelli "da soldi"

w le lamborghini di carta!

yeah

Mr.Atomico ha detto...

Si, si, sottoscrivo: Ponticelli si candida -come minimo- a un tot, tra i 20 e i 100, premi!!!

Mr.Atomico ha detto...

Ma solo i premi dati col cuore e con la testa(ma anche con un po' di panza), non quelli tristi ed aziendali modello Lucca Comics...

aLeX ha detto...

grandissimo!
tornando da questa lucca e facendo un riepilogo delle cose comprate mi sono accorto di aver preso solo roba italiana.. gli italiani lo fanno meglio.. il fumetto!
yeah!
recensione fantastica per un fumetto fantastico..

saluti esoterici..
aLeX
p.s.
concordo con braccio per la standista della coniglio editore..

Unknown ha detto...

eMa: no.
scherzo...sì.

andrea longhi: mi piacciono un sacco i paragoni automobilistici. "Mongo" per es. lo vedo come un LM002 il suv lamborghini anni '80, praticamente un carroarmato col motore della Countach (non son fissato con le lambo, cioè un pò sì, però c'azzecca proprio...google immagini ti aprirà gli occhi)

perissi: l'anno prossimo Blatta deve candidarsi al Boscarato, eh!

omonimo: W il made in Italy! w la standista della Coniglio Editore!

MA! ha detto...

Alex non hai idea di quanto vorrei partecipare al tuo corso, ma cause di forza maggiore (no, non parlo della f##a) mi costringono a saltare questo turno. Tu spingi più che puoi per una seconda edizione, ci terrei veramente molto.

tina ha detto...

FEMmine DOMinatrici?! DOVE?!
quel fumetto deve essere mio! come faccio a procurarmelo adesso???
e Alex... a proposito di femmine dominatrici... ti prego metti una parola buona per la mia Regina di Cuori...Ha bisogno di essere odiata da qualcuno
(essì che sto proprio diventando sfacciata...)

DIFFORME ha detto...

inizio cazzi miei-

la tina:
ciao, sono l'autore di FemDom, trovi o comunque puoi ordinare il volume in tutte le fumetterie oppure direttamente alla coniglio editore (vedi sito)
grazie

fine cazzi miei-

Unknown ha detto...

ma: al 99% rifaremo il corso, ti terrò aggiornato.

tina: ci provo...
riguardo FemDom: compralo! ogni disegnatore dovrebbe possederlo.

diff: mia casa tua casa!

Niccolò Storai ha detto...

Bella recensione.
Sono questi i "premi migliori" i pensieri della gente, quando questi sono ben argomentati e sentiti superano qualsiasi targa o coppa.
Blatta non ha bisogno di premi è un qualcosa di bello che rimarrà.
Alex, ho letto Rouge, molto bello, scusa se non ti ho risposto, ero sicuro di averlo fatto.
Ci sentiamo presto.

MA! ha detto...

Grande! Notizia graditissima.

Unknown ha detto...

niccolò: giustissimo.
che poi Alberto è appena stato premiato a Treviso...ebbasta, se no si monta la testa!

ma: yeah.

Adriano Smaldone ha detto...

eccomi qua di nuovo a passar nel blog di tutti ho avuto un po d'influenza a dire la verità ce l'ho ancora, farò il possibile per passarci ogni giorno mi raccomando dai un occhio anke al mio

Anonimo ha detto...

La ford fiesta NON costa 10000 euro ma 9900...c'è una grande differenza eh? Blatta sarà il mio prossimo acquisto grazie per la "soffiata" Cripp...ciaociao
Elena

Unknown ha detto...

ciao Alex ti ho appena spedito una mail :D

Unknown ha detto...

adriano: bene.

elena: bene.

werther: e bene.

ComiXrevolution ha detto...

Io ho letto oggi BLATTA, e ribadisco... Alberto Ponticelli è un grande! L'ho amato su STARLIGHT, di cui aspetto ancora il seguito... L'ho adorato su COME UN CANE (Alex è proprio bello!!!), ma su BLATTA, senza parole, veramente...
...veramente...
...un volume che ti lascia qualcosa dopo averlo letto.
Ti fa riflettere, ti sbatte in faccia l'inutilità delle scelte per ripiego e per cieca obbedienza, l'inutilità di adeguarsi alla società, poichè qualsiasi sia la tua scelta, la società ti rimette al tuo posto.

L'ho letteralmente divorato.

Ragazzi dovete averlo, non lo dico semplicememnte perchè avendo una fumetteria devo pubblicizzare un prodotto, lo dico perchè è un volume che merita davvero!

Domani, uscite entrate nella prima fumetteria che trovate e prendetelo!!!
Non ve ne pentirete

Unknown ha detto...

max! te lo sei goduto, eh? magari stasera lo analizziamo...