mercoledì 30 aprile 2008

MERCATO FRANCESE del pesce

GIGANTOMAKIA: tavola di prova 1 (disegni e colori Desmov)

GIGANTOMAKIA: tavola di prova 2 (disegni Matteo Piana, colori Davide Turotti)

Parental Advisory: contiene polemica sul mondo dell’editoria a fumetti, finta auto-celebrazione e vera auto-commiserazione.

Cari 4 gatti, basta con quest’idea di super-potenza che vi siete fatti di me. È ora di abbattere quell’aura di autore bello e invincibile che mi circonda, quel senso di successo e sicumera che gronda da ogni sillaba dei miei post.

Perché, forse non lo sapevate, anche i vincenti a volte perdono.

Da qualche mese sto proponendo ad alcuni editori francesi il tamarrissimo progetto GIGANTOMAKIA: seconda guerra mondiale, tre giganti della mitologia greca risorgono in seguito a un esperimento nazista; finisce la guerra, cade il terzo reich, l'esperimento sfugge al controllo; l’unico in grado di salvare il mondo sarà un archeologo ex-nazi.

Diventa sempre difficile pubblicare in Francia, soprattutto per uno sceneggiatore, anche se non è un esordiente. Devo spesso scendere a compromessi e a volte ho la fortuna di trovare disegnatori professionali e intelligenti. Il compromesso in questione è stato: propongo due stili di disegno totalmente diversi. Leggasi: due disegnatori diversi. E che vinca il migliore.

Brutto, eh? Sì, se non avvisi le parti. Un po’ meno se lo fai.

Comunque sia, tutti d’accordo, si parte a proporre il progetto. E arrivano i soliti, inevitabili, primi NO di riscaldamento degli editori. Uno, due, tre NO…poi un editore piuttosto importante si incuriosisce. Creepterò il suo nome per evitare denunce: LaLombarda (…)

Ebbene, LaLombarda dice che la storia gli interessa e riguardo la prova1 di Desmov dichiara, testuale: “molto affascinante! ma non saprei come venderlo”. Dice comunque che vuole vedere una nuova proposta grafica.

Così, dopo un mesetto, mi ripresento con la prova2 di Piana/Turotti (già noti per la saga "L'anello dei 7 mondi", Humanoids Associès): “che talento! peccato che il disegnatore non è famoso. abbiamo bisogno di disegnatori famosi per vendere”.

Ora: alLaLombarda piace tutto ma non sa venderlo? Non è che ha sbagliato mestiere?

Ora: non poteva dirmi subito che aveva bisogno di un disegnatore famoso (in che senso, poi? sul loro sito non è che son tutti Moebius) così evitavo lo sbattimento ai miei ottimi ma "misconosciuti" amici disegnatori? Perché di tavole di prova, sia Desmov che Piana/Turotti, ne han fatte più d’una, con tanto di characters e controcazzi.

Ora: non è che è un modo strano (non gentile: strano) per dirmi che in realtà il progetto, narrativamente-graficamente-chissenefregamente, NON gli interessa e basta? E allora dillo! Qui nessuno si offende, siamo tutti adulti e vaccinati.

Al di là dei pareri soggettivi, oggettivamente io trovo valide entrambe le proposte grafiche. Per motivi molto diversi, ma proprio per questo non mi puoi liquidare allo stesso modo. “Non so come venderlo, non è famoso”? Cos’è, il mercato del pesce? Giochiamo a chi ce l’ha più lungo? Ma vince il tonno che è grosso e gustoso o il caviale che è piccolo e costoso (e fa schifo)?

La partita è ancora aperta, ci sono altri editori e altre vie per proporlo. Ma GIGANTOMAKIA finisce nel calderone dei progetti in stand-by, quel posto che io chiamo affettuosamente LIMBO, una sorta di purgatorio iperuranico in cui finiscono le idee in attesa di promozione o morte.

Perché, forse non lo sapevate, per ogni Idea che si realizza ne devono morire altre dieci.

(finale drammatico da scrittore vissuto)
Forse sono le urla di quest’ultime che mi tengono sveglio la notte…

(finale realista da scrittore e basta)
Forse dovrei proporre idee più vendibili…

19 commenti:

Anonimo ha detto...

mh...peccato, l'idea mi sembrava buona. del resto se "non sanno come venderlo" sorge spontanea una domanda sulla loro competenza, dal momento che un editore è, prima di tutto [inutile contarsela], un venditore.

Manu ha detto...

posso confermare il fatto che alla Lombarda non caspiscano un granchè, sopratutto su come "gestire" gli autori...

ho lavorato per un annetto, con loro, su un fumetto di Giulio DeVita (il quale è uscito pazzo su come venivano trattate le sue tavole dall'editore)

Dopo aver Ri-colorato il numero 1 di "Wisher" (progetto che Giulio era stato costretto a colorarsi a mano perchè le mie prime prove 1 anno prima non erano piaciute!!!), ho iniziato il secondo numero, e a metà del lavoro, cosi, come un fulmine a ciel sereno, mi hanno silurato...senza contratto...! (pagandomi fortunatamente)...

insomma...non sono per nulla coordinati....!

potrei raccontarti altri aneddoti...ma è meglio di no, perchè sta cosa di "GIGANTOMAKIA", "LIMBO" ecc.ecc..mi pesa come una croce sulle spalle..

Manu ha detto...

;)

:A: ha detto...

Ciao Alex,

mi spiace una cifra, ma mi sembra di capire che queste risposte francamente poco professionali siano lo standard, in Francia.
E mi ricordano alcune risposte che ho ricevuto anch'io.
Qualche esempio divertente: "Il progetto è buono, ma fino a fine 2007 siamo già pieni".
E se il progetto è buono, non potete pubblicarlo nel 2008? Cosa c'è, la data di scadenza?
Per la questione disegnatori, è lo stesso: prima ti dicono "Siamo una grande casa editrice, se ci piace un progetto troviamo tutti i disegnatori che vogliamo".
Poi quando mandi il progetto modificato esattamenee come da loro richiesto, ti chiedono: "Non hai un disegnatore più realistico?"
Ma il progetto vi piace o NO?
Sono uno sceneggiatore o il vostro talent scout? Mah...

Come dici tu, mi sembrano dei modi molto obliqui di dire che non sono interessati.
Come te, credo che sarebbe molto più semplice e professionale dire semplicemente e direttamente che il progetto non interessa.

Che dire?
Che il mercato francese sia in crisi, mi pare lo dicano abbastanza chiaramente i numeri.
Che ogni mercato in crisi diventi conservativo e punti su nomi riconosciuti=vendite più sicure (almeno in teoria, poi in realtà...) mi sembra normale, come per qualsiasi altro mercato.
Che gli editor siano poco professionali, questo non è giustificabile. Negli USA, almeno, anche i più sfigati ti mandano sempre una breve comunicazione in cui ti dicono a chiare lettere "Grazie, ma non ci interessa". Non ci vuole moltissimo...

In bocca al lupo per gli altri nove progetti.

:A:

Unknown ha detto...

alfredo: già. io voglio solo un pò più di rispetto per il lavoro mio e dei miei disegnatori. perchè non abbiamo presentato una tavola a testa e le due righe di soggetto che ho messo nel post, ma un soggetto sintetico di 1 pagina + sequencier dettagliato di 4 pagine con precisa documentazione sui giganti mitologici + altre 3 tavole a testa (B/N e colori) + characters vari. bho?!

braccio: tutto era partito appunto dalla collana Portail (chissà quindi quale misterioso nome si cela dietro LaLombarda, eh?). DeVita è parecchio bravo, eccheccazzo, ma: è famoso? evidentemente sì, secondo la linea editoriale Lombarda. son contento per lui!
racconta pure tutti gli aneddoti che vuoi, questo è ciò che il pubblico vuole.
e riguardo le croci sulle spalle ti rifarai alla grandissima con DEI, non preoccuparti (inserire varie faccine sorridenti qui)

adriano: benvenuto! ora ti linko.
sì, a volte mi sento anch'io un talent-scout fuori luogo...
il "siamo pieni" è un altro classico.
ultimamente sto apprezzando molto chi mi dice semplicemente: "fa cagare!" (è un pò da sindrome di Stoccolma ma chissene, facciamo il lavoro più bello del mondo!)

Anonimo ha detto...

Consigli per depressione causa-Francia: comprarsi una maglietta di Materazzi e rivedersi i rigori della Finale dei Mondiali. Ti sentirai meglio per 10 min...
eMa

Officina Infernale ha detto...

fikata la desmov versione...il full painting rules!!!

Anonimo ha detto...

Peccato perché le tavole di prova sono davvero belle.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ah, ecco, allora è proprio un loro modo di lavorare. Di recente ho avuto anch'io un assaggio del metodo "ci interessa molto... anzi, no" (l'"anzi no" arriva a mesi di distanza, giustamente). E' molto divertente e solleva il morale.

PS. "Per ogni Idea che si realizza ne devono morire altre dieci" me l'appendo in camera.

Unknown ha detto...

eMa: mi conosci bene, eh? (...)

officina: sì, colate laviche di pittura!

michele: grazie. quale preferisci delle due? tanto per.

fabrizio: e ho in serbo altri aforismi ancora più potenti, vere bombe atomiche, occhio.

Anonimo ha detto...

Vabbè,era così per ridere...Devo dire che l'atteggiamento francese è un'inumana mancanza di rispetto per quello che è un lavoro, oltretutto anche abbastanza faticoso?
Meno male che sono coloro che "si dice" diano dignità al media-fumetto...
Preferisco fare fumetti per le riviste.Almeno la prima cosa di cui si parla è il prezzo...
eMa

nerosubianco ha detto...

Con La Lombarda ci ho lavorato 2 anni. Ho concluso l'albo tutto pagato compreso il letterista. Poi.... no, l'albo non lo facciamo uscire! Il progetto non ci convince più.
Ci sono stato male 2 ore, poi ho scritto una bella mail di vaffanculo (molto edulcorato) e ho cominciato un nuovo lavoro con un'altro editore italiano.
La Francia è bella.... ma l'Eldorado di qualche anno fa è scomparso!
Tranquillo Alex abbiamo tutti dei lavori nel Limbo, uno dei miei è proprio accanto a uno dei tuoi.... si fanno compagnia e prima o poi troveranno la luce!
Ne sono certo : )

Riccardo Torti ha detto...

io qui nel limbo per adesso sto bene... fa un po freddino ma mi sono portato la felpa!

Unknown ha detto...

eMa: anch'io era per ridere...!
ma comunque, al di là di tutto, i francesi la dignità al fumetto la danno sicuramente più di altri (anche se non è più l'Eldorado, certo). poi però ci si scontra con alcuni editori che ti fanno solo perdere tempo e hanno reazioni "bizzarre" alle tue proposte.

nerosubianco: pazzesca la tua esperienza...denunciamoli questi fatti! apriamo la rubrica "mi manda Alex"! (e a breve la rubrica "Limbo: il purgatorio idee")

torti jr: dal Limbo risorgeremo e rivedremo la luce.

HidE _ art ha detto...

ciao alex!

passa a dare un occhio al mio neonato blog, mi farebbe piacere! ;)

ci si vede un mercoledì a scuola, ciao!

desmov ha detto...

E' bello sapere che dietro la barricata di sterco "des les editeur"
ci sono sempre gli addetti ai lavori che riescono ad apprezzare l'impegno dei colleghi per cercare di dare al lettore del loro meglio.
Sì, Alexey potrebbe sbattersene e pensare solo al commerciale, ma che senso ha fare questo mestiere se si diventa impiegati come pierugo fantozzi?
Ce ne saremmo andati tutti da Bonelli no? Senza sbatterci a far prove e provini.
Per quanto mi riguarda sono felice, e dico proprio "felice", per l'apprezzamento del mio metodo.
Sinceramente fare tavole di prova così, nonostante una certa rapidità, è sempre un culo tanto, ma non arrivare al lettore e interagirci non ha prezzo, per tutto il resto c'è l'autoproduzione, dicono aleatoriamente....
:)

Sono comunque felice della stima del Creeper e soci, ma l'unica via è la galleria dell'ombra, poi mi vendicherò:)

Unknown ha detto...

desmov: già. però nel mio caso la "situazione ugo fantozzi" si sta avvicinando vieppiù...tengo famiglia! ma non mollerò mai i miei progetti, quindi si va avanti a testa altissima.

Alexey shadow gallery

desmov ha detto...

Azz...no tengo famiglia, ne dinero, sarà per questo ke mi muovo seguendo l'istinto del mio marchese!
Tuttavia ricordo che nel lontano nonmiricordo quando, SOleil era ancora una casa emergente, ma ci presero in prova a me e horley, solo che ad horley fecero questioni su un tipo di progetto frazettiano, e lui li sfanculò. Io, essendo pivello in erba, cercai di accontentarli seguendo le direttive di una certa valerie mangin, che l'editore mi aveva affibbiato inq uanto sostituto del suo fidanzato/disegnatore con cui faceva coppia.

Bè, alla strega la cosa non è andata giù, e così mi ha fatto rifare la stessa tavola di prova (dipinta tutta a mano con acrilico bello pesante), 2/3 volte).
Lo stile, pessimo della gabbia, era illustrativo,ma con una miriade di vignette con all'interno 100mila cose descrittive: tipico dello scenegiator eincapace e del gusto inutile dei francesi che fanno una tavola pesantissima con troppa carne al fuoco in miniature microscopiche.
Fatto sta che quando sono riuscito ad accontetarla, lei mi dice se fosse possibile cambiar eil mio stile e mi d aun autore, australiano, del tutto diverso d ame.

Come a dire all'idraulico se può farti d afalegname.
A quel punto il vaffanculo è scattato in contumacia.

Idem accadde con un editore francese che al secolo pubblicava l'omonimo di palumbo.
Si presentò ad Anguleme m'breago, nemmeno noi alla sala cognac eravamo sbronzi così.Trattare di lavoro con lui fu cosa indicibile, e misi così la pietra sopra i "fronscesi"...

Unknown ha detto...

desmov: già mi accennasti a questi tuoi trascorsi francesi, kazzarola...che dire? che siamo tutti sulla stessa barca e che non ci sono più le mezze stagioni.

ma vinceremo, per sparta!!!

Alex, copricapo in fibra ottica