lunedì 17 marzo 2008

IL CARTONATO rien ne va plus!

caretteristiche tecniche: cm. 23 x 30 (media), tav.46-54, € 12-15, kg 0,55
arrivato a quota 8 cartonati francesi pubblicati o in via di, prendo atto che questo ingombrante, lussuoso, pesante, elegante, costoso formato a fumetti proprio non funziona in ITALIA. non vende. non tanto, intendo, altrimenti non ci camperei e/o non insisterei in quella direzione con progetti più o meno già piazzati.
ok, ora pubblico soprattutto per KSTR, ala alternativa della conservatorissima Casterman, che fa solo le "famigerate" graphic-novel (chissà perchè sta diventando un insulto...è solo nome, come Al Capone o Will Eisner)...
...ok, il mio caché è in euro francesi...
...ok, faccio anche qualche lavoretto a casa mia...
...però, gira e rigira, bene o male, com'è come non è, bianco e nero, rosso e verdone, io e un tot di altri colleghi da anni ci lavoriamo con quel formato.
le domande che mi pongo sono due:
1- in Italia siamo più poveri? Per questo compriamo solo bonelli da € 2,70, manga da € 4 o comics da € 10?
2- in Italia siamo diversi? Per questo non percepiamo come fumetto qualcosa di poco portatile e rigido, forse più assimilabile a un libro illustrato o altri ibridi succedanei?
cordialement,
Catherine Deneuve

25 commenti:

Niccolò Storai ha detto...

Credo che il problema sia che la maggior parte della gente non vede il libro come un oggetto bello anche da tenersi in casa in bella vista, dopo, ovviamente esserselogustato più e più volte.
La concezione dell' usa e getta è ancora molto radicata nell italico paese.
Non è colpa di nessuno, solo che la gente è abituata ad andare in edicola a prendere i "giornalini" , leggerli e poi dimenticarli dove capita.
Vediamo come andrà a finire.

Design270 ha detto...

beh l'analisi non è così scontata.
L'italiano è stato ed è tutt'ora un pendolare, la cultura pendolare ha caratterizzato tutti gli anni 70 e 80. Fateci un pensiero.

Mi sa che è più comodo portarsi dietro "Tutto Tex" anziché "Il ponte di Nogunri".

Da qui, credo, derivi tutta la nostra cultura legata alla letteratura a fumetti e non.

Unknown ha detto...

mi sa di sì, è questione di abitudine e, a 'sto punto, di "costume".
50 anni fa il fumetto in Italia erano le striscie di tex che te le infilavi in tasca e le leggevi aspettando il tram, in Francia invece dovevi infilare il tuo cartonazzo di tin-tin nella tua libreria.
NON biasimo i lettori che preferiscono spendere 10 euro per una storia completa del Punitore piuttosto che 14 euro per il secondo volume di una saga che finirà nel 2010. io per primo lo faccio, spesso.
PERO' non lamentiamoci se da noi il fumetto è considerato il fratello minore del cinema e il cugino ritardato della letteratura mentre in altri paesi è Arte, punto.

Anonimo ha detto...

Caro e Sommo Alex (o Catherine Deneuve?), il fumetto in Italia è considerato merda soprattutto dagli addetti ai lavori stessi...Quindi di che ci lamentiamo???
eMa

Unknown ha detto...

da Catherine Deneuve (o doc Jeckill) dico che il fumetto è arte, in qualunque formato e in qualunque paese. poi ci sono gli artisti bravi e gli artisti cattivi. e, forse, solo gli addetti ai lavori (critici e autori) sanno distinguere, ma purtroppo questo ai fini delle vendite non ha un suo peso specifico.

da mr. Hyde dico che il mondo del fumetto fa schifo, è frustrante, nessuno ti riconosce artisticamente né economicamente per quello che fai, ma tanto alla fine moriremo tutti.
auspico quindi un italian civil war.

Anonimo ha detto...

mh...è un problema ostico, e te lo dico in veste di lettore [perchè, altrimenti?...vabbè].
il fatto credo sia parimenti economico e culturale, sia presi individualmente e affiancati, sia nel loro intrecciarsi.
ok...ho iniziato questo periodo cinque volte, sia da un punto di vista generale, sia particolare. non ci salto fuori.
probabilmente non c'è un motivo solo,ma più di uno. sicuramente i costi influiscono molto. e anche l'abitudine a prendere determinate testate. e poi sicuramente c'è una buona fetta che "il fumetto è per bambini" e quindi se proprio devo essere bambino allora lo faccio a 2.70 euro piuttosto che a 15 [o più].
però ripeto, è un casino, non credo ci sia una motivazione che sia una.

Unknown ha detto...

ma qualcuno ha mai scaricato un fumetto col mulo?

Anonimo ha detto...

si io si. più di uno. del resto oh, i costi sono costi, per stare dietro a tutto a volte ci si riduce anche a questo...specialmente per reperire serie vecchie e serie MOLTO vecchie
...
un po' me ne vergogno, ma fino a un certo punto ;-)

Anonimo ha detto...

Credo che il cartonato possa tentare di salvarsi in libreria di varia, ma nelle fumetterie il pubblico è mediamente composto di ragazzini che con 15 euro si prendono 3 manga per un totale di 500 pagine invece che 46, almeno questa potrebbe essere uan cosa da tenere da conto. La quantità.
E' un becero discorso da ingegnere ma purtroppo l'ho sentito più volte.
Sia dai lettori che dai negozianti.

Se hai fatto caso alcune case editrici stanno sostituendo il cartonato con copertine semirigide, o con le alette. Questo credo sia un formato più "agile" da leggere e più economico.
Credo che il cartonato non sia adatto alla fumetteria, e poi...
hai mai letto un cartonato sulla tazza del cesso? scomodo!

Unknown ha detto...

Alfredo: e si torna al problema formato, già toccato nel post su Rec...io non riesco e non posso leggere Sin City sul monitor di un pc! voglio carta e bella spessa!
la roba costa, lo so. ci ho pensato, ci penso spesso, e alla fine penso ciò: non è un problema di arte, cultura, distribuzione, critica, pubblico, costi, paese...se voglio DAVVERO godermi gaudì vado a barcellona ed entro nella sagrada familia, se voglio DAVVERO godermi watchmen spendo 50 euro e me lo leggo sul divano di casa. se invece voglio solo "informarmi" (mettiamola così) ok, scarico, copio, scrocco, ecc... niente di male, eh! è il mio punto di vista.
io centellìno (o centèllino).

Andrea: purtroppo gli addetti ai lavori devono fare anche discorsi da ingegnere...nel mio caso ultra-specifico non posso che arrendermi all'evidenza e ammettere che sì, il cartonato ciccione verrà sempre più isolato e preso in giro dai suoi compagni più snelli e fighi.

ro-mario ha detto...

credo sia più un fatto di momenti: ora come ora, il cartonato, in Italia, non ne vuole proprio sapere di funzionare.
Però poi guardi Pinocchio di Ausonia e dici: "epperò!". Perché si-può-fare, ma solo in casi specifici e, non nascondiamocelo, con una buona dose di fortuna.
Prima o poi i cartonati si prenderanno la loro rivincita, ma non succederà presto. Non so se purtroppo o per fortuna visto che anch'io, in effetti, non è che sia un grande acquirente...

Volevo solo ringraziarti per la bella giornata di sabato, e dirti che ho aggiunto il tuo link sul blog della casa editrice.
Alla prossima!

Unknown ha detto...

grazie per il linkaggio! e per sabato!

il pinocchio ausonico è un bel caso da analizzare...ausonia è uno dei pochi che, consciamente o no, ha saputo utilizzare quel tipo di formato nel modo più "vendibile" possibile: il cartonato costa, il cartonato è "diverso"? bene, io ti do storia&stile "diversi".
ma alla fine credo l'abbia fatto così semplicemente perchè la sua idea poteva realizzarsi solo in quel modo. son contento che venda. ce ne vorrebbero...

Anonimo ha detto...

si si infatti, perfettamente d'accordo. non mi spgnerei mai di scaricare frank miller, se proprio lo devo "rubare" [come mi dice lo spot antipirateria al cinema] allora alla peggio imbastisco una rapina con scontro a fuoco, che meglio si adatta alla cosa =)
ecco, una cosa che non ho detto ieri e che mi è venuta in mente dopo...e non per un qualsivoglia intento apologetico, sia chiaro...che di cartonati non ne ho mai scaricato, nè tantomeno cose che ritengo di autori di culto, salvo quelli non tradotti [non per motivi linguistici ma monetari, visto che, l'ho provato sulla pelle un giorno di extraordinaria follia, i fumetti d'importazione costano ben più di un sacco] ho scaricato vecchie serie marvel che non sapevo come reperire, per esempio, o - ecco la cosa che mi viene in mente ora, giusto per dirne una specifica - le serie di raccordo di avengers disassembled che non compravo abitualmente.
documentazione quindi. tappare i buchi. d'accordissimo con te...pensa che non sono ancora riuscito a leggere watchmen perchè mi indispone l'edizione repubblica ma ora non mi posso permettere la ultimate gigante ;-)

Unknown ha detto...

infatti, la mia non è una campagna anti-pirateria (anche se ho un mio "codice morale") ma una campagna pro-godimento.
quindi alfredo, davvero: approfitta di qualche compleanno/natale/onomastico (se poi coincidono, tanto meglio) e prenditi il watchmenone più grande e grosso che c'è! abbasso le miniature di repubblica!

Manu ha detto...

ma quanto ha venduto il pinocchio di ausonia?

Unknown ha detto...

braccio!
quanto ha venduto il pinocchio di ausonia...non lo so, dovrebbe dircelo lui. the library-men say: "a lot".
no, aspetta...era una domanda retorica? cioè: "minchia, ma quanto ha venduto il pinocchio di ausonia, eh? eh?"

Manu ha detto...

era una domanda sopratutto curiosa, più che altro per capire cosa significhi, in italia, in termini di copie vendute, "successo editoriale".

secondo me c'è molta confusione in proposito...

in Francia credo che lo stesso "tuo" Mutti, sia arrivato a 70mila copie no? (se sbaglio correggimi)...

In italia, un cartonato che non sia Bonelli o Disney, ha mai raggiunto queste cifre?

Se il Pinocchio di ausonia, che è un "successo editoriale", ha venduto 1000 o 2000 copie, non è un successo editoriale.

Se ne ha vendute 20mila-30mila (sparo a caso), però, è un'altra storia.

In più, noi tutti consciamo il "Pinocchio di Ausonia", ma perchè un po' siamo addetti ai lavori. Quante persone, tra i "NON addetti ai lavori" l'hanno comperato. perchè di loro stiamo parlando.

Ovviamente non è una critica nei confronti di Aus, è una critica sul "camuffato sistema italiano"...

desmov ha detto...

Cara Deneuve, la tua lecit adomanda descriv el'illecito italiano del devatsato ano.
Lo stato attuale delle cose parla da sè, quindi investir enel cartonato sarebbe la cos amigliore.
Lo si può fare sì,ma ,almeno nel mio caso,avrei speso tanto solo se almeno il contenuto visivo sarebbe stato eccellentemente "ricco".
Ovvero: se devo spender edi più,lo faccio pe runa cosa zeppa di riferimenti visivo-artistici, cosa ch enon tutti i fumetti possiedono,aldilà della bella storia che, ahimè, la si può testare solo dopo l'acquisto.

Celermente:
se from hell di Moore non fosse stato di Moore,e avesse avuto quei disegni io non l'avrei mai comprato.
Certo è vero che sono funzionali alla storia,squallidi,imprecisi,abomineovli,l'ideale per descrivere la white chapel dell'epoca.Però non lo avrei comperato lo stesso,specie senza una recensione.
Il cartonato ha i suoi costi,e per un bilancio familiare trash entr ain gioco l'elemento: 1a sola cartuccia da spendere bene.
E questo è anche ciò che ha fatto sì che qualcosa che si compera lo si analizza per bene,conoscendolo a 360°,ccon dovuta perizia...

ps.: volevo chiederti s eposso inserire gli sketches dei colossi nel mio personal blog,non rischiando facezie di copyright ne essendo in vista l'ipotesi di lavorarci(ma spero capiterà di fare qualcosa a due che non siano sciarade da letto!)

qui il blog dove si trovano anche belle poesie anticlericali,se gradisici...
http://prostitumore.blogspot.com/

Unknown ha detto...

braccio: il "mio" caterpillar-mutti ha venduto sì quelle cifre in Francia ma non con me, ahimé. io che credevo, io che speravo... e son tante migliaia, che in Italia ci sogniamo.
pinocchio aus, le cui vendite esatte continuo a ignorare e continuo ad attaccarmi al generico "tante" di alcuni librai/fumettai, in realtà pare abbia squarciato il confine degli addetti ai lavori per approdare nel misterioso e oscuro mondo dei "normali"...lettori-non abituali-di-fumetti, insomma. che nel mio immaginario stereotipato e naif sono rappresentati dall'icona del ragioniere con la gazzetta sotto il braccio (che amo, dio se li amo). e scusate se è poco. sempre parola di librai/fumettai.
se cmq i diretti interessati sono all'ascolto dicano la loro, ché non vorrei aver parlato a vanvera.

desmov: amico e barzellettiere, quei characters sono tuoi e hai tutto il diritto di farne ciò che vuoi. i giochi sono ancora aperti (anche se, come sai, sto testando altre grafìe) e volevo, forse, postarli anche io prima o poi perchè sono proprio belli, a prescindere.
e cmq sì, sciarade da letto escluse, si rimane in contatto professionale, oltreché ludico.
cordialmente,
àlec bàlduin

ps: giustissimo ciò che dici sul cartonato "vado sul sicuro".

ro-mario ha detto...

quanto ha venduto il Pinocchio di Ausonia?
in termini assoluti non lo so nemmeno io (anche se credo Pavesio abbia stappato qualche bottiglia di champagne...): diciamo che un cartonato di medio successo vende -oggi, in Italia - 600 copie.
Quello che so è che, di un cartonato di buon successo (diciamo "Nicholas Eymerich, Inquisitore"), io ne vendo 2/3 copie. Del Pinocchio, invece, abbiamo fatto (per sbaglio) un primo ordine di 15 copie: vendute tutte in tempi brevi. Poi ne abbiamo riordinate altre 10. Poi ancora 5 e, infine, per l'incontro con Ausonia in negozio, altre 20. Ce ne sono rimaste otto.

Unknown ha detto...

grazie dei dati, Arcadia-Man!

e si riscopre per l'ennesima volta l'acqua calda: un cartonato di medio-successo in Italia vende 600 copie, in Francia 20.000 (su questo dato sono sicuro) con picchi di 50.000...

bho...tutto ciò rende platealmente futile la "discussione", perchè alla fine stiamo confrontando due prodotti che due mercati totalmente diversi hanno reso totalmente diversi, tale è la sproporzione.

non so, è come dire: si vendono più monclair in kenya o in islanda? (vai, sono ancora forte con le metafore, chi l'ha detto che sono spacciato)

desmov ha detto...

L'idea del monclair mi asfissia fin da ora (anche per ricordi atavici dove ero l'unico che non ce lo aveva e qualcuno mi sfotteva pure: maledetti anni 80!).

Per il resto sei sempre benevenuto sotto tutti i profili: inserisci pure
gli sketches che vuoi, sono miei quanto tuoi,sennò non ti avrei chiesto l'autorizzazione!:)
Intanto io procedo,

Jack, smerigliatura della virgola nella mutanda

Unknown ha detto...

io invece convinsi mia madre a regalarmi il monclair quando era ormai fuorimoda così divenni direttamente "gino" senza nemmeno passare per "panozzo".

alex, ghiandola pineale di enzo braschi

Fabio D'Auria ha detto...

Il cartonato è difficile da nascondere quando incontri un amico per strada...
(so di gente che allontanandosi dall'edicola nasconde il fumetto all'interno de "le ore")

Unknown ha detto...

verissimo.
e prova a farne entrare una decina in una cartelletta.