mercoledì 26 marzo 2008

CRIMINAL + THE SECRET (leggo anche fumetti)

ebbene, scrivo fumetti perchè li leggo da sempre (ma sempre meno, purtroppo) e ho aperto un blog che dovrebbe trattare soprattutto questo: il fumetto.
anche cinema, musica, videogame (al più presto e da perfetto inesperto) e stronzate varie, però ho deciso di dimostrare che non sono un fottuto snob e che i fumetti, in fondo, mi piacciono molto, poco, dipende, e che so anche discutervenecisivi. non solo dei miei!

consideratele come chiacchiere da bar, davanti al penultimo amaro della notte, l'ultimo lo offro io (potrei scrivere i testi di ligabue, il cantante), ma sostituite le parole:
"governo", "donne", "milan", "tasse", "dio", "juve", "zoccola" e "la nuova kompressor slk"
con:
"noir", "horror", "pulp", "indy", "bonellide", "comics", bd", "saga", "mini-serie", "one-shot", "spoiler (dell'slk)", "supereroistico", "citazione", "plagio", eccetera eccetera...


CRIMINAL: "Codardo"
scritto da Ed Brubaker, disegnato da Sean Phillips

classicissima crime-story all'americana, con la classica rapina, i classici cattivi veri, buoni finti, poliziotti corrotti, infiltrati, non infiltrati, sparatorie e inseguimenti. e fin qui tutto ok, mi piace, mi è sempre piaciuto ma...bho, forse sto invecchiando, forse ne ho lette troppe di storie così, ma mi manca qualcosa...qualcosa non dico di assolutamente nuovo, ma almeno di non già visto 200volte.

sono, come sempre, combattutto. combattuto tra il godimento per un genere e un linguaggio che adoro e la noia per lo stesso. c'è una guerra dentro di me, perchè se avessi letto questa mini-serie "Codardo" del ciclo Criminal 10 anni fa, sarebbe sicuramente stato uno dei motivi per cui avrei iniziato a scrivere fumetti: tempi perfetti, colpi di scena perfetti (quello finale mi ha abbastanza spiazzato, bravo Brubaker), ottima regia della tavola, le scene filano liscie che è un piacere e ogni inquadratura è terribilmente e splendidamente funzionale alla gretta economia della fottutissima storia. e: dialoghi secchi, ritmatissimi, non un baloon sprecato.

bravo anche Phillips, col suo stile essenziale, dinamico, fluidissimo e, ancora, al totale servizio della storia. fanculo i virtuosismi, qui si legge e si guarda una violenta storia di criminali, punto.

insomma, tutti elementi che in teoria premio, ma in pratica non riescono (più) a sollazzarmi come dio comanda. colpa mia o di un genere che non sa rinnovarsi?

e, se lo facesse, non sarebbe più il cazzutissimo hard-boiled, noir, crime, pulp che tutti amiamo?

JECKILL: figata, si divora dalla prima all'ultima pagina, e poi il protagonista non è il solito criminale pazzo e spietato ma appunto un codardo, uno prudente, che preferisce pensare prima di sparare. c'è anche un tocco metalinguistico davvero carino (le vignette di "Frank Kafka, investigatore privato").

HYDE: eccheppalle!




THE SECRET
scritto da Mike Richardson, disegnato da Jason Shawn Alexander

amo l'horror, il macabro, tutto ciò che riesce a inquietarmi in qualche modo. quindi questa storia mi è piaciuta. peccato sia solo un esercizio di stile: un piccolo, orribile, fatto raccontato in maniera esemplare resta comunque un piccolo fatto.

se fosse cinema, sarebbe stato il miglior episodio di un attuale "creepshow" o "i tre volti della paura". o, allungando il brodo (ma neanche tanto), un buon clone dei vari + o - recenti "wolfcreek", "so cosa hai fatto", "them", "alta tensione" eccetera, per toni, semplicità e compatta unità di tempo/luogo/azione.
se fosse rock, sarebbe l'ennesimo disco degli AC/DC: so esattamente cosa aspettarmi, ho già tutti gli altri 15 dischi uno uguale all'altro, ma non resisto, lo compro, lo infilo nell'autoradio e lo ascolto finché non sono saturo. poi, dopo un anno, ricomincio ad ascoltarlo periodicamente come tutti gli altri.

lo sceneggiatore indugia un pochino verso la fine, come a voler forzatamente ritardare l'orgasmo della scoperta finale, che in sé non è così eclatante, anzi un pò prevedibile (per chi ha un immaginario horror anni '70 e '90), così come la catarsi finale, abbastanza prevedibile anch'essa, ma è proprio questo che ci piace.

l'epilogo stesso è prevedibile nella sua circolarità, quindi perchè mi è piaciuto? perchè, ribadisco, è raccontato davvero bene, col giusto ritmo e quelle, pochissime, info e scoperte rivelate al momento giusto, ritardate quel tanto che ti invoglia a girar pagina e andare avanti fino alla fine. che non è da poco, di questi tempi e dopo 20 anni di letture e visioni similari.

disegni: pittorico quanto basta, mai fine a sé stesso, e molto molto coerente per tutte e 106 le tavole, non c'è mai un calo di tono nè una distrazione cromatica sia nelle scene di puro dialogo sia in quelle di pura atmosfera (davvero molto azzeccate). senza soluzione di continuità stilistica, insomma. buona sintesi nel tratto che dona scorrevolezza e chiarezza alla lettura sia delle sequenze sia delle tavole. a volte un pò troppo sfacciatamente fotografico.

però, però...quel retrogusto di insoddisfazione, seppur minima, me l'ha lasciato anche questa mini-serie americana. gli americani si confermano e riconfermano narratori di razza, sia gli sceneggiatori che i disegnatori. non hanno rivali in fatto di ritmo, gestione dei dialoghi, fluidità generale. ma spesso peccano di contenuti...mi raccontano poco o già visto! non so, non riesco più a godere solo del COME, ho sempre più bisogno anche del COSA.

l'annoso, sempiterno, intrigante, fastidioso, affasciante, arrogante dilemma del COME vs. COSA...

10 commenti:

desmov ha detto...

Bè,visto che scrivi a bestia almeno sto giro sono il primo:)
Sempr ech enon sia come su ebay che mentre scrivi entra uno prima e ti frega l'oggetto(mai comperato su ebay,però so che è così....).

Tuttavia anche mi sono a favore dell'horror,e mi manca molto questo genere al cine.
Infatti REC di cui ho ripudiato il trailer poteva esser eil fiore all'occhiello:O

desmov ha detto...

dimenticavo: sul mio blog trovi materiale sul fumetto anni40: ti ricordi che parlammo di fare un noir e ti feci vedere qualche tavola alla BTimm?

Unknown ha detto...

mah, cerco di dare al pubblico ciò che si aspetta da me (e tutto, sempre, nella mia testa).

rec: nel senso che l'hai visto e non ti piacque?

noir: ricordo come fosse ieri e prima o poi ne spareremo delle belle...ma esattamente DOV'è gli anni40 sul tuo blog? (forse ho l'indirizzo sbagliato, non è aggiornato da ottobre '07)

Alex, scriba oligofrenico

desmov ha detto...

non è aggiornato?
http://prostitumore.blogspot.com/
questo blog,quello personale, l'altro è per fare d agallry,visto che ho chiuso il mio sito,non essendo capace di aggironarlo in html mi ero rotto le palle di dipendere da altri.

rec non l'ho visto,ma dal tuo commento ho rosicato di non essere andato.Cosa confermata da altri amici.....Almeno ho visto persepolis,bellissimo:)

@The Creepy:
"noir: ricordo come fosse ieri e prima o poi ne spareremo delle belle..."
Lo spero,al momento sto mettendo in piedi una società,così posso finanziarmi pure i fumetti.
L emie sparizioni sono sempre temporanee!:D

Sempre che non decida di fare il cambio di sesso e iscrivermi al grande fratello9!!!!:D

good job

jack, analisi delle urine

Unknown ha detto...

eccazzo! ORA HO IL TUO BLOG!
non so perchè avevo solo l'altro...(sì, bastava cliccare sulla tua icona)
mi sembrava strano che non lo aggiornassi mai...e a te non sembrava strano che io non ti scrivessi nulla?!

ora mi ci ficco.

alexeley crowley

desmov ha detto...

Man in realtà è il mio primo blog che ho di recente riesumato:)
Quindi è forse disperso e difficile trovare,ma meglio così,perhcè è materia tra amici più che una gallery di presentazione:)

DIFFORME ha detto...

sono tornato
vi amo tutti

Unknown ha detto...

desmov: evviva l'amicizia!

difforme: bien tourné!

Giangidoe ha detto...

Criminal l'ho letto un mesetto fa e avevo altissime aspettative. Il risultato non ha convinto molto neanche me.
Concordo pienamente con te: ottimi disegni, ottima sceneggiatura ma una storia relativamente "banale", già vista e sentita molte volte al cinema prima ancora che in altri fumetti o romanzi noir. Un ottimo lavoro "di mestiere", se vogliamo.
Da Brubaker, che ha scritto (e sta scrivendo) per Daredevil delle storie di qualità altissima, mi aspettavo che in una graphic novel osasse qualcosa di più.
Sì: decisamente lo preferisco su Daredevil (che assieme agli Ultimates di Millar rimane la mia serie Marvel preferita).

Unknown ha detto...

eh sì, troppo spesso gli americani cedono al fascino del COME tralasciando il COSA.
per carità, scrivessi io così avrei 10.000 contatti al giorno sul blog...