Quando si è già detto e fatto tutto, quando il destino ci impone di scegliere fra la coerenza o la parodia di noi stessi, quando dire NO fa la differenza tra dignità e avidità…è in questi casi che si riconosce l’Uomo Vero.
Probabilmente io avrei detto BASTA a "100ANIME" solo al decimo volume…non al terzo. E di sicuro non avrei mai detto di no a un sequel di "COMEunCANE". Ma lasciamo perdere i miei best-seller.
Ci sono uomini che hanno detto BASTA al momento giusto e sono entrati nella Storia.
J.J. Abrams, Spielberg e Vasco Rossi non rientrano nella categoria.
Ecco la mia personale top 10 di BASTA-MAN:
1- LED ZEPPELIN
Se esiste un Olimpo del Rock, loro stanno in cima. Dopo 12 anni di dischi e concerti al top di critica e pubblico, nel 1980 muore il batterista John Bonham, soffocato nel proprio vomito dopo una sbronza sovraumana, e chiudono la carriera. Nessuno aveva litigato con nessuno, erano una band di stra-culto che vendeva stra-bene (al pari di Beatles, Queen e Pink Floyd, per intenderci), il loro pubblico era vasto e fedelissimo, sostituire un batterista non è grave come sostituire un cantante…ma lo era per loro. E per i loro fan. Gli Zeppelin erano 4 musicisti unici. Sostituire un solo elemento significava non essere più i Led Zeppelin. E infatti i tre reduci (più che altro Plant e Page) in seguito hanno avuto carriere soliste, dignitose, ma che scompaiono all’ombra del gigante Zeppelin che non si è mai scollato dalle loro schiene. E che rimane lì, al suo posto, statuario e inscalfibile nei secoli dei secoli.
PS: dopo quasi 30 anni, gli Zeppelin si sono riuniti col figlio di Bonham, Jason, alla batteria per una micro-turnée e un’ennesima antologia. Credo faccia parte del ciclo naturale delle rock-band e per quanto mi riguarda non aggiunge né toglie nulla al passato, a loro, alla musica.
PPS: gli AC/DC ci hanno messo tre mesi per rimpiazzare il cadavere del cantante Bon “live fast, die young” Scott con l’eterno Brian Johnson. Pure Bon morì nello stesso periodo e nello stesso modo di Bonham. Ah, incorreggibili rockstar…
2- BILL WATTERSON
Bisogna avere due palle cubiche per rifiutarsi di vendere i diritti di merchandising e cartoon di quel capolavoro grafico e letterale di “Calvin&Hobbes”. Può fare la differenza tra essere serenamente benestanti o schifosamente ricchi. Ma per Watterson la sua creatura nasce e muore (nel 31 dicembre ’95) come fumetto. Non l’ha mai concepita in nessun altro formato, pena: la svalutazione dei suoi personaggi. Non ha quasi mai concesso interviste né autografi. Gli piace creare, punto. Ora dipinge per i cacchi suoi. Watterson è la quintessenza dell’integrità artistica. E pensare che un peluche di Hobbes sarebbe stato il gadget più coerente della storia dei comics, perché nel fumetto lui è davvero un peluche!
PS: se vedete uno di quegli schifosi adesivi col Calvin tarocco che piscia, appiccicato di solito sul retro di una golf nera, staccatelo e bruciatelo.
3- LANCE ARMSTRONG
Il sette (7) volte maglia gialla texano è un caso unico nella storia del ciclismo. Dal ’98, con alle spalle la vittoria di un mondiale (’93) e la sconfitta della Morte, ha impostato la sua carriera su un solo, preciso, obiettivo: vincere il Tour de France più volte possibile. Doping o no, Lance era un fuori classe, iper-tecnico, ultra-calcolatore e tenacissimo a livelli soprannaturali…cioè, è uno che ha vinto la guerra contro il cancro alle palle e dopo, non pago, le ha piantate in sella per vincere 7 Tour di fila. Che è la competizione ciclistica più importante al mondo, ok, ma quanti ori avrebbe vinto alle Olimpiadi se solo si fosse iscritto tra un Tour e l’altro? Quanti Giri, Vuelte, altri Mondiali? Niente, solo il Tour. E dopo 7 (impresa irripetibile, probabilmente) all’età di 34 anni si è ritirato. Al culmine di una carriera impressionante, ma non a fine a carriera.
4- IZZY STRADLIN
Seconda, e per molti invisibile, chitarra dei Guns’n’Roses li molla nel ’91 all’apice del successo planetario del doppio-disco/semi-cagata “use your illusion” perché non sopportava più quel coglione di Axl Rose, le sue manie, la sua patetica aggressività, il suo divismo cafone. Axl si è affossato da solo e non ha più concluso una fava da allora. Izzy forma una sua band e nel ’93 pubblica “Izzy Stradlin and the Ju Ju Hounds”, davvero un buon disco street-rock con influenze piuttosto eterogenee. Da allora prosegue la sua carriera solista in sordina. Zero successo, Mille dignità.
PS: giusto qualche comparsata live negli ultimi anni nei “nuovi” Guns, a conferma del ciclo naturale delle rockband e dell’inevitabile regola artistica “devo pur magnà”...ma un nuovo disco ce lo scordiamo, state tranquilli.
5- AL GORE
Dopo aver subito la più kafkiana inculata nella storia della politica americana, poteva comunque continuare la sua carriera all’interno del Sistema, forte dell’appoggio di mezzo popolo americano. E invece ha mandato tutti al diavolo e si è dedicato anima e corpo alla causa ecologica, sbattendosi a destra e a manca per realizzare l’ottimo documentario “Una scomoda verità” e vincendo nell’ottobre 2007 il Nobel per la pace, pensa un po’.
6- JOHN CARPENTER
Maestro assoluto del cinema indipendente, dal ’74 al 2001 ci ha regalato perle che hanno spaziato e (re)inventato ogni genere. Una carriera legata alla sola ed esclusiva passione per il proprio, autonomo, incorruttibile modo di fare cinema, lontano da ogni logica di mercato e inaffondabile alla faccia dei non pochi flop al botteghino (l’esempio più eclatante fu “La Cosa”, assoluto capolavoro: budget tosto + regista già affermato + Kurt Russell = successo annunciato…e invece fu totalmente offuscato dall’uscita di E.T. quello stesso anno). Dopo “Fantasmi da Marte” (’01) ha giusto realizzato due (carini) episodi di “Masters of horror” per sport e per amicizia verso i colleghi (chi conosce la serie capirà). Poteva continuare tranquillamente a ripetere se stesso all’infinito, complice un’orda di fan sfegatati in tutto il mondo. E invece ha deciso di fare lui il fan per una volta, dedicandosi totalmente al tifo per la sua squadra di basket preferita (i Lakers? Boh). Ora pare che forse, ma forse, stia lavorando a un nuovo film, “L.A. Gothic”, che uscirà chissà quando…chi vivrà, vedrà. John non ha fretta.
7- RAGE AGAINST THE MACHINE
Dopo 3+1 album che hanno ribaltato il mondo della musica e definito (insieme ad altre band dei primi ’90) il concetto di crossover, la revolucionaria band si è sciolta nel 2000 perché non riusciva più a portare avanti coerentemente il proprio discorso, sia musicale che politico. In pratica, il cantante Zack de la Rocha e gli altri non andavano più d’accordo sulla linea da seguire e piuttosto che sputtanarsi hanno preferito smettere, in totale amicizia. Morello & C., orfani di Zack, si riciclarono nei buoni Audioslave col grande Criss Cornell alla voce. Ma (vedi Led Zeppelin) togliersi di dosso il marchio RageAgainstTheMachine ha fatto la differenza tra un buon esordio di una nuova band e un mostruoso e reiterato successo di un ipotetico quinto, sesto, settimo (noioso?) disco dei RATM. Ora Cornell ha già avviato una sua carriera solista e i RATM si sono riuniti per qualche concerto, a conferma che non si sono mai sciolti per dissidi personali o altre stronzate da star. Ma di nuovi album non se ne parla proprio. Probabilmente quello che dovevano fare e dire l’hanno già fatto e detto. Punto.
8- ALAN BALL
Six Feet Under è una delle mie serie TV preferite in assoluto. 5 stagioni di successo dal 2001 al 2005, elogi unanimi di critica e pubblico, il network HBO (n°1!) preme per una sesta stagione ma il suo creatore Alan Ball rifiuta. I personaggi, le situazioni, le tematiche di quella 60ina di episodi hanno già sviscerato tutto quello che c’era da sviscerare sul tema principale (la Morte) e oltre. D’altronde Alan Ball, che per l’idea di base si è ispirato alla morte di sua sorella, era stato chiaro fin dall’inizio: 5 stagioni e BASTA.
PS: J.J. Abrams invece con Lost ha ancora un sacco di cose da (non) dirci per altre 2 (o magari 3?) stagioni + film con finale alternativo per rilanciare ancora e ancora e ancora…
9- ROCCO SIFFREDI
A soli 40 anni ha smesso di fare l’attore per dedicarsi a moglie e figlie (mi auguro con un diverso tipo di attenzione).
E al n°10 chi mettereste?
Valgono anche i casi personali…e ovviamente le BASTA-WOMAN!
35 commenti:
Al numero 10?
Burzum.
come ho fatto a non pensarci.
D'accordissimo sull'invettiva contro chi non sa dire "basta" (del resto, noi due ne avevamo pure parlato sul mio blog).
A parte la mia ignoranza musicale, direi che condivido abbastanza la tua top 10.
In particolare, quando ho visto Six feet Under ho avuto un attimo di euforia (perchè anche io adoro quella serie).
Ma mentre su Carpenter non ho dubbi, non so se Alan Ball avrebbe avuto la fermezza ed il buon senso di finire con la V stagione anche se gli ascolti della serie non fossero gradualmente precipitati...
Del resto, il successo porta anche molti manga a trascinarsi in eterno senza motivo (vedi INUYASHA, DETECTIVE CONAN o altre cose un pò più cazzute ed interessanti).
E mi dico: bisognerebbe interrompere quando si è all'apice del successo e la gente ha ancora un ottimo ricordo di te.
Poi penso: e se, in base a questa logica, non dovessero girare la V serie del Dr House?
Si, forse sarebbe anche ora. Però, non so.. Mi piace così tanto, il Dr House!
giangidoe: di "six feet under" sapevo che gli ascolti andarono bene fino alla V, però di te sulle serieTV mi fido ciecamente, come sai.
riguardo dr.House e altre figate estreme ti capisco in pieno, ma ho deciso di essere un Vero Uomo anch'io e dire basta quando è basta.
LOST NON LO SEGUIRO' PIU': siete tutti testimoni!
NOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
Cioè: si, hai ragione e fai bene. Me lo sono ripromesso anch'io.
Però non so se riuscirò a resistere, quando arriverà la 5x01 di LOST...
Su Six Feet Under ho detto una cosa non corretta. Gli ascolti non sono mai precipitati. Sono rimasti costanti, ma ovviamente non sono mai stati altissimi (seppure siano stati comunque notevoli per una serie così particolare).
Quello che avevo letto (su un Filmtv di qualche anno fa) è in realtà che la serie aveva raggiunto, soprattutto nelle ultime due stagioni, dei picchi di drammaticità e di toni "deprimenti" tali da portare alla decisione della sua chiusura. Non so se sia stato il network o l'autore a deciderlo. Su Internet circola la voce che sia stata volontà dell'autore (ed io simpatizzo molto per questa ipotesi).
Ma quello che più in generale volevo dire è: se una serie splendida (come BATTLESTAR GALACTICA), con uno zoccolo durissimo di fan nemmeno troppo ristretto, chiude al quarto anno perchè gli ascolti -seppure costanti- non giustificano un'ulteriore stagione, cosa devo pensare? "Meglio così, sennò allungando il brodo sarebbe diventata una porcata", oppure "peccato perchè se la gente avesse apprezzato di più un simile gioiello i suoi creatori avrebbero avuto il budget e il tempo per dare vita ad evoluzioni e ad episodi ancora più spettacolari?"
E' il solito dilemma sul rapporto 'di qualità'/'di nicchia'.
Del resto, a mio parere le ultime due-tre stagioni di X-files sono state fra le più belle e sperimentali di tutta la serie. Ma per un'eccezione come quella ci sono almeno 10 esempi che seguono la regola (ovvero, ultime stagioni = porcate o cmq mooolto sottotono).
Che dire: argomento interessante e potenzialmente interminabile!
PS: chiedo scusa per la lunghezza dei due post: spesso non ci faccio caso, e credo che non sia una cosa troppo buona...
E con questo, siamo a tre commenti sullo stesso post nell'arco di due ore. Un record, per me! :)
e che dire di me che ho finalmente detto basta a tutte le angherie e violenze che subisco ogni giorno?
ok...non sono io a decidere...lo so...
scusate.
però vorrei focalizzare l'attenzione su un fenomeno inverso, e cioè quando un VERO GRANDE UOMO, non sa dire basta, ovvero lo dice e poi se ne pente ripetutamente a tal punto da raggiungere una situazione veramente imbarazzante: Michael Jordan.
quante feste di addio al basket avete visto in tv all'epoca? c'è stato un periodo che ad ogni fine partita lui annunciava il suo ritiro, tutti a piangere, applaudirlo, rvm melanconici, sigle musicali, e poi te lo rivedevi riapparire la settimana dopo, in un 'altra squadra..
michael sei un mito.
giangidoe, ci piaci proprio così: corposo nella forma, pregante nel contenuto. (mi spiace, confermo il mio estremismo, sarà che sto invecchiando: per es. twin peaks doveva fermarsi assolutamente alla prima stagione)
BdC: ma allora ci fai! guarda che chiamo BOB che ti da una bella ripassata!
ok, prossimamente:
MAI-BASTA-MAN top10
qualche riserva su Armstrong, sicuramente non come uomo e forza di volontà, quanto prorpio riguardo ai meriti sportivi. Precisiamo: già prima la carriera di Armstrong era da invidiare (un mondiale ,una liegi e anche altre vittorie di prestigio ma quasi tutta in gare da un giorno), dopo con la "scusa" (virgolette d'obbligo) del cancro poteva assumere medicinali ad altri vietati, poi certo qui non dipende molto da lui ma dalla federazione...
questione Michael jordan, ci sono ritorni e ritorni: se dopo l'addio ritorni e sei patetico, ma se torni e spacchi il culo anche più di prima... massimo rispetto
sei un grande alex....ti seguo sempre e ti ho anche linkato. mi sto sforzando di fare dei post brillanti e lucidi come i tuoi...ma per ora sto troppo fuso! ;-)
ciao e buon lavoro!
ok per john carpenter
al 10 metterei mio marito... ma sono di parte
buona giornata
beh, pupo ha smesso di giocare d'azzardo e gesù ha capitolato lascaindoci nella cacca. ci sarebbe anche della gente che conosco che ha smesso di lavarsi, ma non credo sia il caso di nominarli, nè di premiarli, insomma.
benci: armstrong non ha mai negato di prendere sostanze per allenarsi in fase di riabilitazione. un vantaggio rispetto agli altri? ma se si dopa(va)no tutti! riguardo le vittorie, prima del cancro, di grosso si ricorda appunto il mondiale di oslo '93 (che ho citato). E prima ancora del ciclismo puro Lance era un campione di triathlon. qui mi interessa/affascina la sua strana e incredibile carriera post-cancro, tutta incentrata su una sola gara, il Tour.
di Jordan boh...mai seguito il basket. era bravo, mi pare di capire...(faccina sorridente)
matta: grazie! come dissi, chi mi lusinga o chi mi insulta si becca il mio link. anche i tuoi post sono brillanti!
pupottina: valgono anche i casi personali, come ho specificato. quindi ok tuo marito! (linkata anche te)
giustina: Gesù, eh? l'ho sempre ammirato come uomo, per me il primo grande rivoluzionario della Storia...mmm, se vediamo la crocifissione come un suo personale BASTA all'umanità corrotta, finisce nella mia top10. ma mi sa che non è andata così...
Io sapevo che luomo vero "ha da puzzà" (costruzione romanesca dell'americano "have to").
Al decimo posto io ci metterei Alex Toth che aveva deciso di smettere ben prima di morire, per me lui era un uomo vero oltre che un maestro del disegno e anche un po stronzo a quanto pare ( ma forse è un'altra caratteristica dell'uomo vero oltre la puzza).
Tra quelli che dovevano smettere da quel dì invece ci metterei anche Lucas, tacendo sulla nostra classe politica... :)
OT quasi
riassunto spiccio di Jordan: dopo aver vinto tre titoli di file con Chicago, ed essere stato l'unico giocatore a vincere ancora oggi la classifica marcatori e di miglior difensore della stagione, si ritira per andare a giocare a baseball.
Dopo due anni inutili spesi sui campi da baseball torna a chicago e torna a vincere per tre anni di fila il campionato. nell'ultima partita di finale prima ruba la palla del possibile pareggio al giocatore simbolo della squadra avversaria per segnare poi a sei secondi dalla fine il canestro della vittoria.
questo che intendo quando dico che c'è ritorno e ritorno dopo aver detto basta... (sarebbe tornato a giocare ancora una volta dopo, e in quella stagione washington è riuscita solamente a raddoppiare il record della stagione preceente sfiorando i playoff).. se tutti tornassero come è tornato jordan, tanto di cappello
werther: ma no, vuoi dire che tu mandaresti in pensione andreotti a soli 90 anni? ha almeno altri 20 anni di splendida attività davanti, non ostacoliamolo così su due piedi, cribbio.
benci: ora mi è tutto chiaro :)
tra l'altro pure io ho smesso e ricominciato varie volte e ogni volta sempre più in forma, eccome...
non sarò un Basta-Man ma mi sento un pò come il Jordan del fumetto.
(alex chiama nemesi...alex chiama nemesi...)
D'accordo con Giangidoe, è sempre la cosa piu' intelligente, smettere una serie prima all'apice prima della decadenza. Mi sembra che anche con i Soprano sia andata così, giusto? Serie conclusa in un momento di splendore. Riallacciandomi invece al post di alex, io di Lost rimango sempre piu' deluso, mi sembra una brodaglia allungata e pensare che la prima serie mi piaceva molto..
Calvin & Hobbes è la miglior strip di sempre.
Punto.
claudio: (OT lost) gli episodi delle prime due stagioni li ho sbranati come noccioline, letteralmente uno via l'altro, una droga, spegnevo il dvd per sfinimento alle 2 di notte dopo una domenica passata sull'isola...
i recenti episodi della quarta ho fatto fatica a finirli...e uno per volta! cazzo, io in un anno non posso aver cambiato gusti né metro di giudizio...è J.J. che deve smetterla.
neikos: Calvin&Hobbes sono il top. stra-punto.
Gigggggggi Riva.
'nuff said!
Quino con Mafalda!
Schulz con i Peanuts!
fabrizio: non so una fava di calcio, ma immagino di sì...Riva ha dunque smesso all'apice della carriera, incorrotto e incorruttibile? è un vero BASTA-MAN? (è questo il mio concetto di Uomo Vero)
nerosu: su Quino non avrei dubbi, ma Schultz? tra cartoons e merchandising non mi sembra abbia fatto grandi rinunce in nome dell'arte...è davvero un BASTA-MAN?
oh, e le BASTA-WOMAN? niente? è l'ennesima prova che gli Uomini sono superiori alle Donne?? (inserirei una faccina sorridente qui, ma non lo faccio perchè voglio creare polemica)
L'hanno sfasciato in un paio di occasioni, spaccandogli la gamba. Comprensibile, visto che quando puntava la porta non c'era altro modo di fermarlo. Colpa anche sua, che non tirava mai indietro il piedino (come si dice in gergo).
Siccome era (è!) un uomo d'altri tempi, quando le più grandi società di calcio gli offrirono fior di milioni (parliamo degli anni '60 e primi '70) per lasciare una squadra di provincia sperduta nel Mediterraneo e trasferirsi nelle ricche metropoli del "Continente", a lui sembrò naturale rispondere 'No, grazie'. Per una parola data, per rispetto per un'isola che l'aveva adottato quando arrivò, sconosciuto, da Leggiuno.
In qualche modo credo sia considerabile un BASTA-MAN :-)
cacchio...direi proprio che Gigi Riva si aggiudica la posizione n°10 dei BASTA-MAN. anche lui è un Vero Uomo. grazie della delucidazione!
MIA NONNA - Ha detto basta all'oppressione con la Restistenza e si è ritirata a una vita normale dopo aver vissuto avventure che altro che Indy 4....
eMa
P.s.: Mi pareva di aver letto che non valeva per le donne, ma mia nonna è un Concetto!
eMa
eMa, tua NONNA si merita il primo posto.
finalmente una BASTA-WOMAN! valgono eccome, non ho mai scritto il contrario, anzi...
Grande Alex! Anche se non concordo sul sommo Carpenter...
Ti ho appena risposto sul mio Blog, ma presto ci sentiremo per quagliare un po' il tutto.
Ciauz!
perissi: visto visto...molto bene.
perchè Carpenter no? dicci pure...
è praticamente inattivo dal 2001, piuttosto che far cagate aspetta e raccoglie le idee. per me è un BASTA-MAN.
carissimo alex, non concordo a pieno sulla tua classifica..manca STEVEN SEAGAL!!!..per il num.10 ti propongo DAVIDE RIGAMONTI: un esempio di stile e vita vera..VAI BLOODBATH...
Vedrai che Carpenter torna...
batista: ma come?! pensavo di essere io un Vero Uomo nella tua lista personale! aaaargh!!!
perissi: sì, si parla appunto di questo "L.A. Gothic" ma in data imprecisata...di John apprezzo questa sua "calma autoriale", il prendersi tutto il tempo necessario senza rispettare alcuna regola di mercato/majors.
Grande Batista, così si fa!
L'importante è non essere davanti a Rocco...
Great writing! I want you to follow up to this topic!?!
generic paxil
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