venerdì 29 febbraio 2008

FRANCIA Sì, FRANCIA NO la terra delle baguette



NERO vol.2: disegni Mutti, colori Bussacchini. Editore: Casterman.
COMEunCANE: disegni Ponticelli, colori Celestini. Editore: KSTR.
(entrambi pubblicati in Italia da EdizioniBD)

Ecco due esempi OPPOSTI di fumetti francesi da me scritti, che amo entrambi proprio per la loro diversità.
il primo è il classico "stile francese" realistico, pittorico, con una gabbia regolare e narrativamente immediata, e tema collaudato (noir).
il secondo rompe tutti questi schemi: "stile americano" per impostaizone vignette, formato, tratto e tema poco usato (free-fight).
Il primo fa parte di una serie, il secondo è un one-shot.
IL PRIMO E' BEN PAGATO, IL SECONDO NO. Sono entrambi ottimi prodotti (parlo della grafica, qui e ora, perchè è la cosa più immediata. per i testi ci sarà modo di approfondire, se e quando). E sono entrambi dello stesso gruppo editoriale.
quindi: PERCHE'?


PREMESSA: la mia visione della cosa è assolutamente relativa al mio piccolo orticello, non è assoluta. sono solo una voce tra tante.
Faccio lo sceneggiatore di fumetti, e saltuariamente di cartoons, da circa 10 anni, tra alti e bassi. Da quando nel '03 ho toccato con mano il mercato francese e in qualche modo mi ci sono infilato la mia attività è (relativamente) migliorata. in poche parole: un pò più di soldini, più libertà creativa, più visibilità.
SOLDI: un autore italiano che pubblica in Francia prende (di solito & circa) il doppio di un italiano che pubblica in Italia. a volte il triplo.
CREATIVITA': in 4 anni ho pubblicato una decina di volumi nati da idee e personaggi di mia invenzione. non ho dovuto "studiare" nessuna serie, fare miei personaggi altrui, incastrarmi in una continuity o nella testa di un altro sceneggiatore. in totale libertà ho inventato e realizzato delle storie, insieme a validissimi disegnatori, e degli editori me le hanno accettate.
VISIBILITA': proporre una storia tua in Italia o sei già un nome e quindi godi di ottima dsitribuzione oppure te la stampi in casa e la distribuisci porta a porta (oppure sei davvero fico e io non ho ancora capito come esserlo). la distribuzione in Francia arriva in tutte le librerie (che là sono praticamente sinonimo di fumetterie) della nazione, BeNeLux compreso, chiunque tu sia. certo, se sei un nome piccolo come me ti espongono per un mese (quando va bene) e poi sotto con un'altra valanga di novità. ma le mie 6-7mila copie a volume (+ o -) le vendo e in Italia questo me lo sogno.

ORA, questi sono i pro e fanno parte di una visione solare della situazione.
la chiamerò: VISIONE JECKILL.

i contro verranno presto sviscerati. e ce ne sono.
fanno parte della VISIONE HYDE.

perchè è così che ci si sente facendo questo mestiere: un pò eroi, un pò coglioni.
un giorno sei superman, il giorno dopo sei il dottor destino e vuoi distruggere la Terra.
che si fa?

17 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Alex!
finalmente scopro che hai un blog.
Interessante punto di vista, aspetto più informazioni per aprire un discorso.
Ti hanno spiegato, secondo loro, perchè uno vende di più e l'altro di meno? Il fatto che uno sia un one shot è uno svantaggio?

Unknown ha detto...

uè!
l'ho aperto da un paio di giorni e lo sto ancora settando, da perfetto inmbecille. per esempio: tu come mi hai trovato? su un altro blog? cioè: di già?
dopo 'sto post ti metto nei miei link, con altri che ho trovato sul tuo (ma tenderini??).

venendo alla Francia: no, non ho detto che uno vende di più (vendono + o - uguali, credo) ma che a parità di qualità, e dallo stesso gruppo editoriale, gli autori sono pagati molto diversamente. ho sceneggiato entrambi, quindi lo so.
one-shot o serie: è questo il problema? bho, non credo.
la "scusa ufficiale" sembra essere: vuoi fare l'AUTORE? ok, pubblico quello che vuoi (...) ma ti pago meno, molto meno. ma cosa cazzo è un'autore?! io sono sempre lo stesso sia quando scrivo NERO che quando scrivo COMEunCANE!

cmq sì, appena si alimenta il dibattito (se si alimenta) ci sarà più materiale su cui discutere.

Unknown ha detto...

ah, Andrea: non ti ho mai ringraziato per la super-recensione!!! (o l'ho fatto? no, mi sa di no)
grazie.

Anonimo ha detto...

prima l'argomento del giorno:
quindi pare che fare "l'autore" paga meno, che sia un modo gentile per dirti "guarda se fai l'autore non sappiamo quanto fidarci quindi investiamo meno"?

ed ora le cose amene: no non mi hai ringraziato ma avrai modo di farlo...quando presenterai assieme ad Alberto "Come un cane" a Treviso
(potevo mandarti una mail privata ma così è più plateale)

Unknown ha detto...

Treviso, ma che figata! a ri-grazie! domani dovrebbe esserci Alberto a Mantova, ci si metterà d'accordo.

il tema: sì, forse se fai l'"autore" il tuo editor ti considera automaticamente meno commerciale...ma, ripeto, io non vedo 'sta gran differenza, almeno nelle mie cose: in NERO c'è un detective privato che indaga su un serial-killer e in COMEunCANE un lottatore che combatte nel circuito clandestino...non sono entrambi abbastnza "commerciali"?
non ho mica scritto di un pescatore norvegese che ritrova se stesso solo in alto mare, tra tonni e gabbiani.

Manu ha detto...

il giorno in cui decido finalmente di non cagare più nessun blog di nessun autore di fumetti, mi capita la tua mail in cui mi dici di aver aperto un blog.

è chiaro ormai. il nostro problema sta nella coordinazione. ma lo risolveremo prima o poi.

mi fa piacere, in realtà, poterti trovare qui. almeno superiamo l'atavica pigrizia che ci contraddistingue, e magari riusciamo anche a parlare un po', e un po' più frequentemente! (è questo il vero punto forte del mio discorso!).

Innanzitutto mi congratulo con te per la grafica Monty Pythoniana del blog! e per i lavori che stai portando avanti!!!

Per quanto riguarda il dubbio che esponi nel post...ti quoto su tutto, ma per ora non cerco di trovare una spiegazione troppo "approfondita" alle domande che poni...Mi limito a considerare le diversità delle linee editoriali in cui questi prodotti vengono contestualizzati, più o meno sperimentali, e quindi con più o meno voglia di investire, e più o meno percentuale di rischio. inoltre ricordiamo che per Nero hai lavorato con Mutti, autore estremamente quotato in Francia. Quello che mi rattrista di più, però, in assoluto, è che in italia si è costretti a leccare culi per poter fare un certo percorso interessante. cioè..o lecchi culi o non ti cagano. forse non c'entra nulla con il tuo discorso, e forse ho detto una cazzata, ma erano anni che cercavo uno spazio dove inserire questa frase.

spero di ritrovarti qui spesso...ovvero, non chiudere il blog fra 2 mesi!!

ah!...scrivo come "braccio di culo"...ma sono Tenderini..! ;)

Manu ha detto...

ps: ho promosso il tuo blog sul mio sito...;)

Unknown ha detto...

cazzo, son commosso...grazie della promozione pipparola, bracciodiculo!
bello il sito e fichissimo il tuo omonimo blog (già scaricato l'attestato d'amicizia). bravi tutti.

no, non chiuderò tra due mesi, al max per natale 2010 (come pronosticato nel primo post). è il mio modo per uscire dall'anonimato virtuale, quello del web, mai cagato troppo ma fondamentale, me ne rendo conto. per citare un amico (lui sa chi è) è un pò come i cellulari: all'inizio fai il figo-snob e ti rifiuti di comprarlo, poi l'anno dopo ne hai tre.

ora sto sclerando coi vari settings, ma appena ci sto dentro (parlo anche meglio adesso) mi butto sui vari blog a rompere i coglioni.

cmq il dibattito francofono è sempre aperto. e sì, hai ragione: leccare il culo! prima o poi qualcuno doveva scriverlo.

ave,
Bacchus

ps: ma Mantova?

Mastro Alberto Pagliaro ha detto...

a me è capitato di fare delle prove per una serie regolare ( 3 volumi da 46 pagine), con la qualità e le specifiche tipiche di quel formato, voluto dall'editor...
a prove fatte, l'editor soddisfatto mi dice che mi manderà una bozza di contratto a breve....
la bozza del contratto arriva e con esso una bella sorpresa.

"abbiamo deciso di farci un graphic novel e non più una serie classica, perchè pensiamo che sia adatto per una collana d'autore"

che tradotto significa:

stesso lavoro, stessa qualità
ma pagato un quarto del valore iniziale ipotizzato e da realizzare in un anno!!!!!!!!!!

ma perchè non in 6 mesi penso io e a gratis??...tanto sono un artista di sinistra, che cazzo me ne frega dei soldi a me...mi basta la salute e fankulo il sistema che mi vuole corrompere.....

non ci sono parole, anzi ce ne sono due.
no,grazie.

come ho scritto in precedenza, ho invece iniziato a disegnare una graphic novel per Kstr, la serie come tu ben sai non è pagata benissimo, ma sapendolo in anticipo mi sono tutelato proponendo uno stile veloce e mooolto grafico per poterci rientrare, e alla fine, non mi sento sfruttato perchè sarò pagato il giusto e se poi ci aggiungo che mi piace da morire questo fumetto, direi che mi posso definire felice.

ciao

Manu ha detto...

a mantova non verrò..sto cercando di disintossicarmi un po' dal mondo della letteratura disegnata.

quoterei tutto ciò che disse Mastro Pagliaro, se solo non fosse che non mi ha mai fatto un omaggio a Braccio di culo...e sopratutto mi ha consigliato un pessimo ristorante indo-pakistano...(mi dispiace mastro, ma ormai la tirerò fuori sempre...amo creare leggende viventi!)

Mastro Alberto Pagliaro ha detto...

maledetto!!.
:-)))))

Anonimo ha detto...

IL BLOG CHE ASPETTAVO DA SEMPRE!!!
EMA

Unknown ha detto...

ok: "non fidarsi dei consigli culinari del mastro", l'ho tatuato sulla pelle come in memento.

quindi Delcourt (mi assumo la responsabilità della citazione) ti ha simpaticamente "autor-izzato". hai fatto bene a mollarli.

kstr:
- sì, se sai di che morte morire la accetti meglio (visione Hyde)
- evviva la libertà d'espressione e la "velocità d'esecuzione intelligente mai gratuita e sempre efficace" (visione Jackill)

cmq è vero: di base deve piacerti MOLTO quel che fai, se no scleri.

a presto, amici

Unknown ha detto...

BOCCANS POWER!

Anonimo ha detto...

Salve Alex,
leggendo le sue riflessioni sul mestiere del creativo ...non so ho cone una vaga sensazione di conoscerla...
mi aggiungo al coro del blog ( scusi deformazione professionale...sono una cantante...ehehe) per confermare in pieno l'ambiguità che spesso vive chi fa il nostro lavoro, "l'artista", per mettere un nome un pò più bello all'ormai inflazionato titolo del " creativo"
...un pò deriva dalla precarietà tipica di questi lavori, specie in terra italiana, un pò forse è proprio il bello...il bello del precario che deve sempre ingegnarsi per proporre qualosa di veramnete nuovo e fico...la mancanza è stimolo, l'avere troppo e tutto ti farebbe sedere e per parlare del mio ambito musicale, diventare come tanti di quei musicisti ( uno mi smbra di averlo intravisto paffuto e occhialuto sul tuo blog ) che hanno dato e detto tutto e che sono ormai delle icone che non hanno più niente da dare.
con affetto, una sua grande ammiratrice.
Sarah

Unknown ha detto...

carissima ammiratrice,
sì. la mancanza è stimolo, basta non andare in depressione.
il fumetto stesso è un linguaggio (o forma artistica, come preferite) che nasce e si sviluppa dalle e sulle privazioni: carta, penna, matita e via.
i più grandi ci hanno insegnato che anche senza sonoro, FX, attori famosi, location fighe, dolly e steady-cam possiamo spaventare, emozionare, far viaggiare il lettore.
l'importante è che il lettore ci legga, se no tutto quello che ho appena detto fa a farsi fottere.

ps: e sì, la spesa l'ho fatta.

Unknown ha detto...

mi si chiede a gran voce di approfondire la versione Hyde del mercato francese, i contro insomma.
sarò breve e letale come un attacco di cuore:

IN FRANCIA NOI ITALIANI SIAMO AUTORI DI SERIE B

non per qualità o simpatia ma, più banalmente, per soldi e opportunità: ci pagano e ci cagano meno.

buona serata a tutti!