Ci sono momenti nella vita in cui bisogna guardarsi dritti negli occhi davanti a uno specchio, prendere fiato, coraggio, tempo, ma non troppo, e infine chiedersi: dove ho sbagliato?
E' il momento in cui ti rendi conto che non c'è un punto preciso in cui hai commesso un errore, non c'è una singola scelta presa con sufficienza che si è rivelata clamorosamente sbagliata, non c'è una via che rimpiangi di non aver percorso... TUTTA la tua esistenza è sbagliata.
Sono i momenti in cui non ti rimane che un'unica, sensata, definitiva scelta: voltare pagina...
Ma qui parliamo di Fumetto, non di Vita!
E in questo mondo di parole e colori "voltare pagina" significa stupore, sorpresa, colpo di scena!
Vi svelo un segreto sui numeri di pagina di un fumetto: la pagina destra è sempre dispari, la pagina sinistra è sempre pari. Voltare pagina significa dunque passare dalla dispari alla pari.
In pagina dispari ci prepariamo all'impatto, in pagina pari subiamo l'esplosione, letterale o metaforica.
In dispari il protagonista entra nella sua auto, gira la chiave d'accensione...e in pari esplode.
In dispari l'innamorato va allo zoo dove lavora la sua bella per fargli una sorpresa...e in pari vede la troia che limona con l'addestratore di leoni davanti alla gabbia dei medesimi.
In dispari luke skywalker è spada a spada con dart vader...e in pari "io sono tuo padre".
In dispari il sopravvissuto all'olocausto zombesco ritrova il suo migliore amico, gli si avvicina di spalle...e in pari il miglior amico è uno zombie.
E' una delle magie di questo media incredibile e incredibilmente sottovalutato: sei TU che decidi tempi e ritmo, sei TU che volti quella benedetta pagina, sei tu che fai esplodere auto, scopri di essere cornuto e di avere padri dalla voce roca e un look da sci-fi retrò.
Afferrate dunque con forza la pagina 1 delle tavole di prova di DEI, voltatela...
...e Mars irromperà nella vostra cameretta in tutta la sua virulenta grazia!
Ovviamente questo NON è il voltapagina definitivo che poi è stato pubblicato.
Perché?
Voltate pagina e lo scoprirete.
Più avanti.
Con calma.
giovedì 1 marzo 2012
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6 commenti:
Uah! Uno dei tuoi post miglior ever!
giorgio: addirittura...grazie!
Non ci sono mai riuscito. Persino quando mi faccio la barba - sei gg la settimana e mi vergogno come un ladro, la domenica, in coda alla cassa del minimarket con quella peluria anni ottanta che nemmeno Franco Simone ed il primo Rourke sulla mia capoccia da Megamind pallido- evito di guardare dritto negli occhietti da sorcetto quel tizio alle cui fortune sono legato da quasi 44 primavere. Immagina una di quelle foto sfocate che stigmatizzano la velocità di alcuni bloggers: io sono come lo sketchbook di Tony Salmons, uno schizzo di Rick Leonardi, una tavola del Marc Silvestri chinata da Dan Green, una splash page di Jon Bogdanove inchiostrata da Dennis Janke. Quando il mondo mi sembra appena appena meno fuor di sesto, come direbbe il prence di Danimarca, sono una combo
dell' Alessandrini post Anastasia Brown e del Casini di Sighma. Se appena appena qualcosa mi scuote, basta la notizia di un nuovo declassamento del Paese o l'aumento del prezzo delle Pringles alla paprika, divento una comparsa in uno dei graphic novels di Mau Rosenzweig.
Io vivo in una perenne attesa della pagina pari e sono sicuro che la ''mia '' pagina pari è un tizio che salta fuori dallo specchio mentre mi faccio la barba e mi dice che il mio papà è stato un addestratore di leoni zombies in quel fumetto che non ho avuto il coraggio di finire e di proporre a qualche editore, perchè ammorbato dalla virulenta grazia di Grazia, la cosplayer di Thora Birch come la vedrebbero
Dave Cooper o Ross Campbell, in quei gg di ginnasio in cui il futuro era tanto ma tanto e solo la scoperta che Grazia preferiva quello zombie del mio peggior nemico poteva farmi infine voltare pagina. Primo Lunedì a Milano e non a Savona ( nel senso di via ) e si sente ! See ya in the comics.
crepascolo: al prossimo voltapagina, dunque.
ho appena ordinato dei in fumetteria, era da un po' che non venivo sul tuo blog.... Anch'io ho voltato pagina ma nella vita reale!!!
giorgio: grande!
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